economia

In un anno persi 47 milioni: male Savona e La Spezia, meglio Imperia
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È ancora l'artigianato a dover fare i conti con la contrazione del credito in Liguria. A fronte di un calo dello 0,8% dello stock di prestiti erogati al totale delle imprese del territorio (19 mld e 654 mln/euro), il credito verso il settore artigiano si contrae del 4,2% tra dicembre 2014 e dicembre 2015, per una cifra complessiva di 1,67 mld. A dirlo sono gli ultimi dati Banca d'Italia e Artigiancassa diffusi dall'Ufficio studi di Confartigianato.

Secondo l'analisi, in un anno l'artigianato ligure ha perso 47 milioni di euro. A livello provinciale, Genova registra un calo dello stock del 4,3%, con 502 mln di euro erogati alle microimprese artigiane del territorio. Fanno peggio Savona e Spezia: nel savonese i prestiti si riducono del 4,4%, mentre nello spezzino lo stock subisce un calo del 4,6%.

Anche a Imperia si registra una diminuzione dei prestiti: -3,4% in un anno. 28esima nella classifica nazionale, Imperia risulta essere tra le province italiane in cui la contrazione del credito è stata, seppur negativa, meno intensa. Inoltre, negli ultimi tre mesi del 2015, l'andamento del credito a Imperia è migliorato di un punto percentuale, a differenza delle altre tre province liguri in cui il calo si è ulteriormente inasprito dopo la stazionarietà di fine estate.

"Dopo la breve stabilizzazione registrata a settembre - ha detto Giancarlo Grasso, presidente di Confartigianato Liguria - il 2015 si è chiuso con un nuovo peggioramento dell'erogazione del credito, peggioramento che ha riguardato tutto il territorio regionale. Senza credito le imprese non sopravvivono e non investono: dobbiamo fare di tutto per invertire la tendenza negativa. L'auspicio è che possano produrre effetti positivi i primi interventi in materia avviati dalla Regione e che possa partire velocemente il bando sugli investimenti, le cui linee sono state approvate nel Comitato di sorveglianza di ieri".