Il 2015 per la provincia di Genova ha segnato il sorpasso dei turisti stranieri sugli italiani e i francesi hanno soppiantato i tedeschi dal primo posto nella classifica delle presenze rispetto al 1995. I dati presentati questi mattina dalla Camera di commercio di Genova in occasione della quattordicesima Giornata dell'Economia, centrata sul turismo, raccontano l'andamento del settore dal 1995 ad oggi e il quadro che emerge è quello di una città che è diventata "turistica".
"Negli anni del G8 per i turisti eravamo 'la città vicina a Portofino', oggi le cose sono cambiate", dice Mafalda Papa di Ascom-Confcommercio, presidente degli albergatori genovesi. Stranieri e italiani vengono per visitare il capoluogo ligure. "Anche se - aggiunge il segretario generale della Camera di commercio Maurizio Caviglia - il cliente che viene a Genova dà agli albergatori due sensazioni: da una parte dice 'Genova è una città meravigliosa', ma subito dopo aggiunge 'perché non lo fate sapere?'".
Gli arrivi complessivi nel capoluogo sono cresciuti del 101% dal 1995 al 2015, mentre nella provincia l'aumento è stato inferiore, pari al 57%. La quota degli stranieri sul totale del movimento alberghiero è passata fra il 1995 e il 2015 dal 33% al 50,9% nel caso degli arrivi e dal 32,7% al 48,5% per le presenze arrivate a quota 1.523.613.
Al primo posto nelle presenze straniere ci sono i francesi con il 12%, seguiti dai tedeschi (10%), Usa (10%), Svizzera (9%), Regno Unito (8%), Russia, Cina e Spagna (3%). Nel 1995 i primi erano i tedeschi (16%), seguiti dagli statunitensi (12%) con i francesi al terzo posto e i russi all'ultimo posto con il 2%. Nel Comune di Genova il sorpasso dei turisti stranieri rispetto agli italiani è avvenuto un po' prima, ma solo l&rsquoanno scorso è scattato anche per l'intera provincia.
"Ma l turismo per crescere ha bisogno di infrastrutture: abbiamo bisogno di Gronda, Terzo Valico e di un aeroporto". Lo sottolinea Maurizio Caviglia, segretario della Camera di Commercio di Genova. "Fra i parametri considerati per scegliere dove organizzare un congresso c'è anche quello dei collegamenti, per capire quanto tempo impiegano i congressisti ad arrivare a destinazione - sottolinea Caviglia - Capita spesso che gli organizzatori scelgano Genova per la bellezza e i servizi, ma arrivati a quest'ultima voce cambino destinazione. Pensate solo a cosa significa per Arenzano non avere l'Aurelia".
Il tema della necessità di infrastrutture per sviluppare il turismo trova d'oaccordo anche Alberto Cappato, di Confindustria Genova, ottimista sulle possibilità di crescita legate alla percezione di un territorio che è ancora 'vero'. "L'autenticità dei territori e dei prodotti è una realtà che dobbiamo fare raccontare da chi ha visitato la nostra Regione è un elemento fondamentale per promuovere il turismo in Liguria", aggiunge Carlo Fidanza, commissario dell'Agenzia turistica ligure.
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Genova, i turisti stranieri sorpassano gli italiani: "Ma adesso servono Gronda e Terzo Valico"
I numeri della Giornata dell'Economia: "Arrivi raddoppiati in vent'anni"
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