cronaca

Si rompe il timone davanti alla Spezia, altro soccorso a Portofino
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Notte di apprensione per due equipaggi che stavano prendendo parte alla regata della Giraglia Rolex Cup in Corsica, la classica del Mediterraneo. Una barca con 11velisti a bordo, la Ireal, ha chiesto aiuto alla Capitaneria di Porto di Genova dopo avere rotto il timone in mare aperto, a 25 miglia davanti alla Spezia.

Per prelevare parte dell'equipaggio alle prime luci di oggi si è alzato in volo l'elicottero da Sarzana. L'operazione è stata resa difficile dal forte vento e dal mare grosso. Il primo soccorso era scattato all'una di notte quando un'altra imbarcazione di equipaggio di velisti della stessa regata è andata in avaria ed è stata soccorsa dalle motovedette della guardia costiera a cinque miglia davanti a Portofino. L'imbarcazione, con 11 velisti a bordo, è stata trainata sino al porticciolo di Santa Margherita.

Sono stati prelevati dall'elicottero e trasferiti al pronto soccorso della Spezia 7 degli 11 velisti a bordo dello yacht a vela real rimasto in avaria a 25 miglia dalla Spezia durante la regata della Giraglia. Tutti e sette sono stati trasferiti alla base del comando aereo di Luni Sarzana e trasferiti al pronto soccorso della Spezia. Le loro condizioni sono buone: sono solo un po' infreddoliti e provati dalla notte in balia della onde. Il soccorso è stato effettuato alle prime luci di stamane a circa 25 miglia al largo dall'elicottero della Capitaneria di Porto e l'assistenza di una motovedetta che ora sta scortando barca con a bordo il resto dell'equipaggio sino al porto di Spezia.

"Per recuperare le sette persone - ha spiegato stamani il capitano di Vascello Paolo Cafiero, comandante del reparto volo della guardia costiera di Sarzana - abbiano dovuto usare delle lettighe a cestello calate direttamente in mare perchè a causa degli alberi della barca era impossibile imbragarli a bordo".

I sette velisti sono stati prima trasbordati a Sarzana e quindi trasferiti al pronto soccorso della Spezia: stanno bene anche se sono molto provati dalla notte passata in balia del mare. L'avaria è stata causata dalle avverse condizioni del mare che hanno provocato la rottura del timone della barca. Altri due equipaggi della Giraglia erano stati soccorsi in avaria nella notte a causa di una bufera di vento, a largo di Portofino e di Viareggio. Stanno tutti bene

"Le raffiche di vento forte si sono alzate all'improvviso quando eravamo davanti a Genova e ci hanno strappato la vela principale". A parlare è Adriano Calvini, 78 anni, genovese, proprietario e velista della Itacentodue, una delle barche che ha preso parte alla Giraglia, la classicissima del Mediterraneo che nella tappa di stanotte ha particolarmente impegnato i 260 equipaggi e 2500 velisti che vi hanno preso parte.

Onde di due o tre metri, un vento ad oltre 42 nodi, 80 km/h. Calvini davanti alla sua barca ormeggiata allo Yacht Club di Genova ammette di essere stato a conoscenza di equipaggi costretti ad abbandonare la gara e soccorsi dalla Capitaneria di Porto con motovedette ed elicotteri. "Il vento ci ha distrutto la vela principale, il gennaker. Ci è esplosa quando stavamo arrivando nel porto di Genova. Abbiamo sentito come un botto", racconta.

Al suo fianco una velista professionista del suo equipaggio, Elena Frezza, genovese di Albaro. "Abbiamo limitato i danni perchè la bufera l'abbiamo presa quando eravamo quasi arrivati". Nella cittadella di velisti c'è anche Carlo Sessa, 54 anni, originario del Lago Maggiore, dell'equipaggio di una delle barche più prestigiose, Il Moro di Venezia: "Sì, è stata una nottata molto movimentata. Il vento è arrivato a oltre 42 nodi, una bufera con onde alte e complete, di due metri. Noi lo abbiamo beccato dopo le 22 di ieri, appena superato lo scoglio della Giraglia. Ci è andata bene", racconta.