cronaca

Incontro ok col Prefetto: se il Governo non risponde, lunedì si torna in piazza
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È finito il corteo dei lavoratori Ericsson dopo la decisione di annullare l'incontro previsto che si sarebbe dovuto tenere oggi al Ministero dello sviluppo Economico per affrontare il tema dei 140 dipendenti Ericsson che rischiano di perdere il posto di lavoro. Alla base dell'annullamento dell'incontro c'era la decisione dell'azienda di non presentarsi alla riunione.

Il confronto col Prefetto ha dato l'esito sperato: Fiamma Spena si è impegnata a chiedere subito un incontro col Governo al quale sia presente anche l'aziende. Ma se non arriverà una riposta positiva, lunedì si tornerà in piazza. 

L'idea dei manifestanti era quella di stabiliere un presidio che andasse avanti ad oltranza, fino a quando non fosse annunciata una nuova data di incontro al Ministero. Questa nuova protesta arriva dopo le giornate di fuoco che si sono vissute tra il 13 e il 16 giugno scorsi, con le ripetute manifestazioni dei lavoratori Ericsson che avevano visto anche la solidarietà dei metalmeccanici e di altri lavoratori, i quali avevano sfilato al loro fianco.

Luca Maestripieri (Cisl) chiede un cambio di rotta: "Quest'azienda deve cambiare registro. Non può pensare di venire a pascolare qui a Genova. Il governo deve richiamare all'ordine quest'impresa. Il fatto che sia saltato l'incontro è sintomatico.

Fabio Allegretti (Cgil) pone un interrogativo: "Il Governo si è attivato per la diffusione dell'ultra banda larga. I vertici di Ericsson avevano detto che puntavano al rilancio. Perchè allora stiamo parlando di 400 esuberi?"

Massimo Della Giovanna,
rappresentante sindacale unitario che lavora a Ericsson da 25 anni denuncia: "Il clima tra lo spaventato e l'incredulo. Le persone non pensavano che Ericsson potesse arrivare a tanto. Mi pare che tutto ciò sia grave. Ericsson ha fatto più decrescita che crescita dal 2007. C'era un accordo di programma quando siamo andati da Erzelli che prevedeva dei fondi pubblici. Nonostante questo dopo 40 giorni è partita una procedura di licenziamento con 40 esuberi":

"Paura che la situazione degeneri per quello che ha fatto Ericsson oggi rifiutando di prendere parte all'incontro", ha detto il consigliere regionale di Rete a Sinistra Gianni Pastorino. "Continuo a sostenere che Ericsson vuole disimpegnarsi da Genova e dall'Italia. Ho spinto perchè oggi Toti andasse a parlare con Calenda".

Intanto, dal M5s giunge ancora un attacco trasversale: "Le responsabilità del fallimento dell’operazione Erzelli, e della strategia industriale in generale, hanno nomi e cognomi, alcuni dei quali stamattina manifestano insieme alle “vittime” delle loro scelte e delle loro politiche. In primis il Partito Democratico, oggi in piazza coi lavoratori e ieri il primo e principale responsabile dello sciagurato progetto del Parco tecnologico di Ponente, che ha prodotto gli effetti devastanti sotto gli occhi di tutti".

Poi dito puntato contro la Regione: "L’assessore Rixi, fino a un anno fa fiero oppositore di Erzelli in Comune e in Regione e oggi pallida controfigura di se stesso, nei giorni pari a favore e nei giorni dispari indeciso. Risultato? Una schizofrenia totale che a tutto servirà meno a dare risposte ai lavoratori e sciogliere i nodi dell’operazione di speculazione edilizia più devastante nella storia della città". 

E ce n'è anche per il sindaco: "Intanto Doria si limita a chiedere la riattivazione del tavolo ministeriale e a manifestare generica vicinanza ai lavoratori. Ma in quattro anni da sindaco cos’ha fatto per impedire che si arrivasse sino a questo punto? Dal 2012 ad oggi non ci viene in mente un solo tentativo di smarcarsi dal disastro di Erzelli, anzi, ha continuato a parlare di “scelta strategica”, di “strada giusta”, di “Silicon Valley genovese”, sdraiato sulla linea del Partito Democratico e degli interessi dei soliti noti.

LA CRONACA DELLA GIORNATA

11.30 - Il corteo è arrivato davanti alla Prefettura in largo Lanfranco. 

11.00 - 
Il corteo dei lavoratori Ericsson si trova in piazza delle Fontane Marose, pronto a passare per via 25 aprile.

9.40 - Il percorso prevede il passaggio da  De Ferrari, Piazza Dante, via Fieschi, via XX Settembre, via XII Ottobre, piazza Corvetto, Gallerie, piazza delle Fontane Marose e De Ferrari.

9.10 - Il presidio è fermo in Largo Pertini in attesa dello spostamento verso la Prefettura, che dovrebbe essere raggiunta dai manifestanti a mezzogiorno. Previsti problemi alla viabilità in centro. Alle 9.40 il corteo si dovrebbe spostare in via XXV Aprile per poi proseguire in via Roma e piazza Corvetto.