
La proposta guarda all'estero: "Basterebbe prendere esempio dalle altre città europee dove i bus sono collegati a sistemi di sicurezza, le cabine degli autisti sono protette impedendo contatti con i passeggeri", dicono. "Sicuramente chi lavora su strada, magari svolgendo turni di notte come autisti dei bus e tassisti, è maggiormente esposto ai pericoli e all’insicurezza, tuttavia non possiamo restare a guardare: la politica ha il dovere di trovare soluzioni efficaci per mettere in sicurezza tutti i cittadini, a maggior ragione quei lavoratori che svolgono, già tra mille difficoltà, un servizio pubblico".
IL COMMENTO
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Quel processo che non finisce e le autostrade sempre più trappola