cronaca

"Anche nella medicina moderna rimane forte necessità di sangue"
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Cala il numero di donatori di sangue, Avis e Fidas lanciano l'allarme con un comunicato. "La moderna medicina, pur progredendo negli ultimi anni nell'ambito delle operazioni chirurgiche, cure e terapie, rimane fortemente legata alla costante e continua necessità di sangue edemoderivati per garantire a malati e pazienti tutta l'assistenza necessaria. L' impegno  delle associazioni di donatori, di concerto con i centri trasfusionali, riesce normalmente a garantire riserve di sangue adeguate. Il Centro Regionale Sangue, che normalmente compensa con le scorte regionali eventuali squilibri e picchi di fabbisogno sul territorio, ha comunicato una forte diminuzione delle scorte, al di sotto della soglia di sicurezza. In queste condizioni devono essere assunte misure restrittive tese a conservare il necessario sangue per le eventuali emergenze".

Nella nota viene lanciato un appello: "Rivolto a tutti i donatori per i quali è trascorso l'intervallo minimo dall'ultima donazione (devono passare almeno 90 gg tra una donazione di sangue intero e l'altra; 14 gg tra una donazione di plasma ed una di sangue intero). Possono donare coloro che sono in buona salute con un'età compresa tra 18 e 70 anni (per la prima donazione bisogna avere al massimo 60 anni). È mentre lavoriamo per risolvere anche questa criticità, e continuiamo a garantire la continua disponibilità (I centri di raccolta Associativa sono aperti anche nel Week End), ci auguriamo un riscontro positivo alle proposte presentate alla Regione. Un progetto teso a sviluppare quel programma di collaborazione tra Volontariato, Amministrazione e Centri Trasfusionali, che metta al centro chi ha bisogno di aiuto e che veda, con l' impegno coordinato di tutti i componenti del Sistema Trasfusionale Regionale, l'ottimizzazione delle risorse e il raggiungimento condiviso degli obiettivi che ci poniamo".