Nella perla di Boccadasse, dove la doccia è un piccolo tubo e del wc neppure l'ombra

Piccola e incantevole, la spiaggia di Boccasasse a Genova: una barista che lì lavora giorno e notte racconta che il turismo è aumentato in modo vertiginoso nell'ultimo anno. Sono tanti i turisti che arrivano ad ammirare il borghetto fuori dal tempo. Incontriamo una comitiva di croceristi originari di Londra, affascinati dal paesaggio e armati di macchine fotografiche e i-phone.

Ma, finita la parte idilliaca, vediamo quali sono le criticità. Anche in questo caso, come a San Giuliano, manca un wc pubblico. La gente va a chiedere al bar vicino "e come si fa a dire di no - dice la titolare - anche se magari bagnano il pavimento perché si lavano pure...". Già, perché la doccia pubblica, non è una doccia. E' un tubo da doccia, sì, ma di quelli che ha ciascuno di noi a casa, tristemente afflosciato, mollo, da cui esce un rivoletto di acqua che non laverebbe neppure un neonato. Figurarsi il brasiliano alto un metro e novanta che fa bella mostra di sé sulla spiaggia "e io vado a casa a lavarmi, che faccio prima...".

Insomma, a conti fatti anche in questo caso il Comune non riesce a garantire servizi adeguati in una spiaggia da sogno.