
Provvedimenti di sorveglianza speciale con obbligo di dimora, solitamente applicati a persone pericolose, sono stati decisi per la prima volta per nove borseggiatrici che quotidianamente affollano le stazioni delle Cinque Terre per compiere furti ai danni dei turisti.
La misura, chiesta dal procuratore della Repubblica Antonio Patrono e dal questore della Spezia Vittorino Grillo, è stata emessa dal Tribunale a seguito delle indagini dei carabinieri per fronteggiare l'emergenza nelle stazioni e sui treni che fermano alle Cinque Terre, dove migliaia di turisti arrivano ogni giorno da tutto il mondo.
Qualora le donne segnalate fossero sorprese nuovamente nella provincia spezzina, scatterà immediato l'arresto. E' la prima volta che il provvedimento, solitamente applicato a persone ritenute pericolose per la sicurezza, viene esteso a borseggiatrici seriali: le nove donne, sette residenti a Genova e due a Roma, sono state più volte denunciate per furto e per la violazione del foglio di via. Risultano nullafacenti ma in realtà sono proprietarie di decine di autovetture.
"Grazie a una sentenza della Corte di Cassazione a sezioni unite - ricorda il questore della Spezia, Vittorino Grillo - la proposta congiunta del procuratore e del questore ha messo in evidenza che, nonostante la mancata residenza, le donne svolgevano abitualmente la loro attività delittuosa nella nostra provincia. Ci auguriamo che questo nuovo strumento possa contribuire significativamente all'attenuazione dei borseggi".
La misura, chiesta dal procuratore della Repubblica Antonio Patrono e dal questore della Spezia Vittorino Grillo, è stata emessa dal Tribunale a seguito delle indagini dei carabinieri per fronteggiare l'emergenza nelle stazioni e sui treni che fermano alle Cinque Terre, dove migliaia di turisti arrivano ogni giorno da tutto il mondo.
Qualora le donne segnalate fossero sorprese nuovamente nella provincia spezzina, scatterà immediato l'arresto. E' la prima volta che il provvedimento, solitamente applicato a persone ritenute pericolose per la sicurezza, viene esteso a borseggiatrici seriali: le nove donne, sette residenti a Genova e due a Roma, sono state più volte denunciate per furto e per la violazione del foglio di via. Risultano nullafacenti ma in realtà sono proprietarie di decine di autovetture.
"Grazie a una sentenza della Corte di Cassazione a sezioni unite - ricorda il questore della Spezia, Vittorino Grillo - la proposta congiunta del procuratore e del questore ha messo in evidenza che, nonostante la mancata residenza, le donne svolgevano abitualmente la loro attività delittuosa nella nostra provincia. Ci auguriamo che questo nuovo strumento possa contribuire significativamente all'attenuazione dei borseggi".
IL COMMENTO
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