"Lareoccupazione è legittima, un sentimento comprensibile, così come la rabbia e sdegno. Al momento non ci sono segnalazioni di particolari emergenze. La nostra è una regione sicura, ben presidiata. Tutti i treni vengono monitorati dalle forze dell'ordine", ha aggiunto il presidente ligure Toti, che ha partecipato al vertice.
ITALIANI COINVOLTI - A quanto si apprende da fonti della Farnesina, al momento a Nizza si registrano tre connazionali feriti, di cui due gravi. Continuano comunque le verifiche da parte dell'Unità di Crisi e del consolato di Nizza. Nel pomeriggio era stato rintracciato Andrea Avagnina di Mondovì, uno degli italiani che risultano ancora dispersi dopo l'attentato. Si trova in gravissime condizioni all'ospedale Pasteur di Nizza. Con lei c'era la moglie Marinella Ravotti. I due si trovavano in vacanza a Nizza, dove hanno una casa.
Ancora dispersa un'altra coppia, Angelo D'Agostino e Gianna Muset di Voghera. È stato invece trovato sano e salvo il giovane foggiano, Vittorio Di Pietro. Tra gli appelli di ricerca su Twitter è comparso anche quello della nuora della coppia, che dice di non essere più riuscita a contattarli dopo le 22 di ieri. Su twitter è attivo l'hashtag #RechercheNice per segnalare le persone che mancano all'appello. Molti hanno perso il cellulare durante l'attacco e hanno passato la notte fuori casa.
"Gli italiani che hanno assistito ai fuochi d'artificio per la festa nazionale francese erano numerosi e il rischio che siano rimasti coinvolti nell'attentato c'è", ammette il console Lippi, mentre la Farnesina si limita a dire che "non è possibile escludere la presenza di italiani". "Stiamo facendo le verifiche necessarie", aggiunge prudente il premier Renzi. I nomi dei connazionali scomparsi nel nulla spuntano così dai social network, dove si moltiplicano gli appelli di amici e famigliari.
LA STORIA - "Verso le 22.20 a me e a chi era con me è venuta voglia di mangiare un gelato. Così ci siamo allontanati dalla promenade dirigendoci verso la vecchia Nizza. Quel gelato ci ha salvato la vita". Lo ha detto ai microfoni di Primocanale Marco Antei, presidente dell'Arcigay della provincia di Imperia, che vive a Nizza da due anni.
"Eravamo andati a vedere i fuochi con due ospiti dall'Italia. Ci siamo trovati a dover decidere se seguire la folla che scappava o chiuderci in un locale. Alla fine abbiamo scelto di chiuderci dentro la cantina di un ristorante. Ho avuto modo di avvisare il mio compagno che non era con noi. Lui è israeliano, non era con noi. Ho vissuto due anni in Israele e vi posso garantire che le misure di sicurezza lì sono diverse. La passeggiata ieri era chiusa ma non invalicabile".
| STRAGE A NIZZA: MORTI, FERITI E DISPERSI. LE IMMAGINI |
Intanto il Ponente ligure si stringe intorno alla tragedia di Nizza. Numerosi i legami storici, culturali ma anche economici che legano le realtà quotidiane dell'imperiese e della Costa Azzurra. A Nizza e nel suo hinterland vivono migliaia di italiani, 30 mila solo in città. "Non ci sono parole, siamo tutti molto colpiti", dicono unanimi i cittadini per le strade. Anche il sindaco di Imperia, Carlo Capacci, ha ricordato che la strage è "un duro colpo per la nostra comunità, da sempre vicina al Sud della Francia". Sui negozi compaiono scritte di solidarietà: "Je suis Nice"
L'ATTENTATORE - Si chiamava Mohamed Lahouaiej Bouhlel, 31 anni, francese di orgini tunisine, l'uomo alla guida del tir che ha travolto all'impazzata la gente sul lungomare. Era un autista di professione per una società di consegne, residente a Nizza. I suoi conoscenti lo definiscono come un uomo "poco religioso" e disattento ai precetti dell'islam. A quanto risulta, era depresso per il divorzio dalla moglie con cui aveva tre figli. Nel pomeriggio aveva parcheggiato il tir vicino alla promenade, anche se non era consentito. Agli agenti che gli chiedevano di spostarlo aveva risposto che stava consegnando gelati. E lo hanno lasciato andare.
Nella provincia di Imperia intanto cresce l'attenzione. Nella notte è stato convocato d'urgenza il comitato di pubblica sicurezza. Il presidente ligure Giovanni Toti ha ricordato che la Liguria è a disposizione per la gestione dell'emergenza, in particolare per quanto riguarda l'assistenza sanitaria.
BLOCCATO CONFINE DI VENTIMIGLIA - E' stato bloccato pochi minuti dopo l' attentato avvenuto sulla Promenade des Anglais iI confine italo francese a Ventimiglia, a poche decine di chilometri da Nizza. Pattuglie di polizia e carabinieri hanno iniziato a controllare ogni automobile che si è presentata alla frontiera. Sia ai valichi sull’Aurelia sia a quello autostradale di Ventimiglia. "Abbiamo avuto notizia che fuggitivi potessero essersi diretti in Italia - ha detto un dirigente di polizia - ma per ora non abbiamo riscontri concreti".
TOTI: "COLPITI AL CUORE" - "Quando si colpisce un città del mondo, quando il terrorismo colpisce è sempre un colpo al cuore della civiltà e dei nostri sentimenti. Nizza in particolare è una città geograficamente italiana dove vivono e lavorano moltissimi italiani, attaccata a pochi chilometri dal nostro confine di Ventimiglia quindi è un doppio colpo, se è possibile questa definizione. Si tratta di un atto terroristico tra i più gravi che l’Europa abbia subito: bisogna tenere altissima la guardia ed è quello che continueremo a fare”. È quanto ha dichiarato questa mattina il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, a poche ore dall’attentato terroristico avvenuto nella notte a Nizza.
RIXI SU FACEBOOK - "L'Italia deve chiudere le frontiere e smetterla di traghettare sul territorio nazionale migliaia di clandestini che con i loro viaggi finanziano l'Isis. Il nostro Governo ė moralmente responsabile di quanto sta accadendo in Europa". Lo scrive Edoardo Rixi (Lega Nord) sulla sua pagina Facebook intervenendo sulla strage di Nizza. "Per l'ennesima volta sono a esprimere la solidarietà alle famiglie delle vittime ma ė evidente che questo non basta più - sottolinea Rixi - Quanto dobbiamo aspettare ancora perché l'Europa si svegli e reagisca?".
IL SINDACO DI IMPERIA - "La strage di questa notte è stato un duro colpo per la Francia e di conseguenza per la nostra comunità, da sempre legata per molteplici ragioni al territorio delle Alpi Marittime e alla città di Nizza. In questo momento particolarmente drammatico e difficile voglio esprimere a nome mio, dell’Amministrazione Comunale e dell’intera città di Imperia il più profondo cordoglio ai parenti delle vittime, alla città di Nizza, al popolo francese". Lo dichiara in una nota il sindaco di Imperia, Carlo Capacci.
CONSOLE D'ITALIA A NIZZA - "C'erano morti ovunque, corpi agonizzanti a terra e tantissimo sangue". E' la scena che il console generale d'Italia a Nizza, Serena Lippi, descrive parlando dell'attentato di ieri sera sulla Promenade des Anglais. "Mi stavo per affacciare sul balcone per vedere gli ultimi fuochi d'artificio, quando sotto casa mia è scoppiato l'inferno...". Con il console Lippi c'era la nipote: "Ci siamo chiuse dentro, temevamo che il camion potesse esplodere da un momento all'altro. Quando ho capito che era finita sono scesa in strada: davanti ai miei occhi una scena terribile che non dimenticherò mai".
IL SINDACO DI VENTIMIGLIA - "Andiamo avanti e reagiamo, non cambiando le nostre abitudini. Dopo lo sgomento e il dolore ed aver pensato di annullare ogni manifestazione, la decisione è stata quella di proseguire e mantenere le iniziative in essere. Annullare tutto e bloccare la nostra quotidianità è quello che vogliono i terroristi. Non dobbiamo cambiare la nostra quotidianità". Il sindaco è in contatto con il console a Nizza, Serena Lippi e questa mattina ha espresso personalmente le condoglianze al console di Francia a Ventimiglia Roger Brochiero.
IL VESCOVO DI VENTIMIGLIA - "Nessun nesso esiste tra la situazione dei migranti che affollano il confine italo-francese e questo terrore. Pur comprendendo benissimo che i terroristi possano approfittarne per agire nei loro piani criminosi, io credo che le due situazioni siano totalmente separate. Dobbiamo con serenità non farci accecare dalla paura e dal giusto sdegno che suscita in noi, evitando di rintracciare legami che, al contrario, potrebbero innescare fenomeni di ulteriore agitazione. Da una parte abbiamo il terrorismo di matrice islamica che si riconduce a quelle cellule che purtroppo abbiamo imparato a conoscere bene nella loro follia e nelle loro mire. Dall'altra parte abbiamo la schiera numerosa di persone che fuggono da violenza e negazione dei diritti umani. Mi auguro che nessuno colleghi irresponsabilmente le due realtà per ideologia", commenta monsignor Suetta, vescovo di Sanremo-Ventimiglia.
IL CARDINALE BAGNASCO - "Certamente bisogna alzare il livello di guardia, attenzione e vigilanza per quanto umanamente possibile ma non bisogna cedere alla paura che è un sentimento che smarrisce ulteriormente, non suggerisce delle buone soluzioni e comportamenti corretti e adeguati, anche per situazioni complesse e difficili come queste". Lo ha detto il presidente della Conferenza episcopale italiana, il cardinale Angelo Bagnasco commentando l'attentato di Nizza.
IL COMMENTO
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