cronaca

Affissi cartelloni di cordoglio. Aperto il centro al Parco Roja
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Dopo oltre 40 giorni, i migranti hanno lasciato la Chiesa di Sant'Antonio a Ventimiglia per essere accolti nel nuovo centro situato all'interno del Parco Roja. Un addio alla Chiesa che è avvenuto poche ore dopo l'immane tragedia di Nizza. E allora, prima di andare via, i migranti hanno voluto dimostrare la propria vicinanza al dolore dei parenti delle vittime dell'attentato terroristico sulla Promenade des Anglais.

All'esterno della Chiesa delle Gianchette sono affissi alcuni cartelloni. Il messaggio è chiaro e ribadito in varie lingue: "Molto tristi, siamo tutti vicini ai nostri fratelli francesi. Condanniamo ogni tipo di violenza. Con la fraternità dei popoli si costruisce la pace nel mondo. Il dolore della Francia, dei parenti delle vittime, è il nostro dolore".

I cartelli sono stati realizzati dopo un momento molto toccante che si è vissuto ieri sera all'interno della Chiesa, dove è stato osservato un minuto di silenzio in ricordo delle vittime. Presenti i rappresentati della comunità islamica della Costa Azzurra, che in tutte queste settimane hanno offerto il proprio sostegno all'accoglienza dei migranti. Hanno voluto esserci anche l'ultima sera, nonostante tutto. Nonostante il dolore provato in prima persona, visto che uno di loro ha perso due amici nel terribile attentato.

Come detto, i migranti alle Gianchette non ci sono più. Restano soltanto 14 coppie, che continueranno a ricevere ospitalità da Don Rito e dai tanti volontari. Tutti gli altri si sono trasferiti nel centro d'accoglienza temporaneo situato all'interno del Parco Roja. Lì ognuno di loro avrà tempo una settimana per decidere se avviare il percorso per la richiesta di asilo politico o lasciare la struttura.

Il centro non ha tuttavia una capacità tale da assorbire tutte le presenze. A fronte di circa 180 posti disponibili, sono ancora oltre 500 i migranti nella città di confine. Molti di coloro che non sono riusciti a entrare in struttura potrebbero - stando a quanto sta emergendo - 'accamparsi' in una zona non distante dal centro, in attesa di potervi accedere.

La certezza è che, a partire da adesso, Prefettura e Comune non tollereranno più presenze sparse in giro per la città. È un punto sul quale soprattutto il sindaco Enrico Ioculano sembra non transigere, in quanto vuole arrivare all'appuntamento di martedì - giorno dell'atteso consiglio comunale monotematico sui migranti - con una situazione il più possibile 'normalizzata'.