Soundreef, società fondata da Davide D'Atri, è stata autorizzata a marzo dalle autorità inglesi a operare sul mercato della raccolta dei diritti d'autore in campo musicale, sulla base della direttiva europea "Barnier" che dovrebbe liberalizzare il settore ma non ancora recepita in Italia.
“Soundreef – spiega Davide D’Atri, fondatore e amministratore delegato – grazie all’utilizzo di sistemi digitali, rendiconta l’utilizzo delle opere musicali entro 7 giorni dal concerto e paga le royalty entro 90 giorni, sia per il nazionale che per l’internazionale. La nostra rendicontazione è analitica al 100%. Ciò che viene suonato viene pagato e gli utenti attraverso l’account online possono verificare in tempo reale come e quando hanno guadagnato”.
Una notevole differenza rispetto al sistema finora utilizzato che paga gli autori fino a 12/24 mesi utilizzando sistemi forfettari.
A scegliere i servizi della startup di Davide D’Atri ci sono anche 21 utenti (artisti, organizzatori, etichette, editori, ecc.) della provincia di Savona e 13 provenienti da La Spezia.
La Liguria è al 15° posto in Italia per numero di utenti che hanno affidato la tutela dei propri diritti autoriali a Soundreef. In testa ci sono Lazio (1095) e Lombardia (844) che praticamente ‘doppiano’ il Veneto (452). Complessivamente, a livello nazionale, gli iscritti a Soundreef sono circa 8 mila.
Al momento Soundreef gestisce i diritti su oltre 150.000 brani utilizzati da un network di decine di migliaia di utenti in Italia e nel mondo. Da luglio la società gestisce la raccolta dei diritti d’autore nei concerti live anche in Spagna.
IL COMMENTO
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