cronaca

Garau: "Non è un problema di numeri, ma di decisioni dall'alto"
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Un uomo armato di coltello. Una minaccia a chiare lettere. E un po' di psicosi dopo gli attentati in Francia e Germania. Basta poco per far suonare la sirena d'allarme in centro storico. Siamo in Sarzano, la zona che più di tutte si è giovata degli interventi di riqualificazione portati avanti negli ultimi due decenni. La metropolitana, l'università, i locali enogastronomici, il mercato. Ma l'ultimo episodio spaventa tutti.

“Un paio di giorni fa una persona senza fissa dimora che da tempo gravitava qui ha minacciato a parole due negozianti, dicendo che li avrebbe accoltellati nel pomeriggio”, racconta Claudio Garau, portavoce dei residenti e dei commercianti. “Abbiamo subito chiamato il commissariato, che ci dà sempre una grande mano, e gli agenti lo hanno trovato in possesso di un grosso coltello”. Sospiro di sollievo?

"Nel primo pomeriggio lo abbiamo visto di nuovo in zona. Evidentemente è stato solo denunciato a piede libero”. Così crescono la tensione e l'indignazione. “Ci preoccupa quello che succede oltre le frontiere. Di certo non si tratta in questo caso di uno jihadista, ma gli attentatori sono spesso lupi solitari, non conosciamo la storia di questa persona. Questo fatto ci spaventa”, continua Garau.

L'inghippo, quindi, non è più solo nella questione della sorveglianza. “Sul territorio il contingente di forze dell'ordine non è cambiato tantissimo. Forse bisognerebbe concentrare meglio le risorse, ma comunque la Municipale e i Carabinieri fanno il loro lavoro. Non è un problema di numeri. La decisione su cosa fare una volta che si ferma qualcuno non dipende da loro”, sospira Garau.