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La Lega correrebbe da sola, resterebbero i frammenti di Ncd e Udc
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Si giocherà anche a Genova una buona parte del successo politico nazionale del governatore ligure Giovanni Toti. Al di là delle divertenti dispute estive con il presunto rivale Stefano Parisi fatto passare come un manager che si auto candida alla guida di un non meglio definito movimento moderato (un po' come Passera?) ma in realtà mandato in avanscoperta da Berlusconi, è evidente che da settembre per Forza Italia comincerà la fase della ricostruzione. Anche perché, eccetto l' exploit ligure sostenuto dagli errori clamorosi dei renziani nazionali (Lotti in prima linea), Toti è l'unico miracolato di centro destra che ha conquistato una regione portandola via al Pd.

Si giocherà anche a Genova perché solo Toti (perché non ci sono altri) dovrà decidere che cosa faranno i berlusconiani alle elezioni comunali. Appuntamento che, sempre grazie allo spirito caritatevole del locale Pd, potrebbe significare un replay delle elezioni regionali. Cinquestelle permettendo.

Un retroscena che gira in questi giorni è che il governatore della Liguria vorrebbe lanciare un suo candidato o candidata ma non sotto le bandiere di Forza Italia bensì sotto quelle di una Lista Civica, addirittura molto connotata sulla sua figura, cioè una sorta di Tutti con Toti per Genova. La Lega logicamente correrebbe da sola a caccia di voti (ma l'aria che spirava per la Lega fino a qualche mese fa anche a Genova sembra cambiata) e resterebbero i frammenti di Ncd Udc e altri che potrebbero esser annacquati in qualche altra listarella ininfluente.

Un candidato meno targato Berlusconi o Forza Italia potrebbe avere più chances in una città che si distingue sempre di più per paura di schierarsi da parte di chi dovrebbe tracciarne gli obbiettivi e i percorsi, vedi in prima istanza gli Imprenditori Desaparecidi. Ah Duccio Garrone quanto ci manchi! Una lista civica che potrebbe avere una funzione catalizzatrice soprattutto nella delicata fase finale di un ballottaggio, magari con agguerriti Cinquestelle. Sempre che anche questi riescano a passare i marosi dell'estate romana.

Dunque se Toti riuscisse anche nella conquista di Genova dopo quella di Savona avrebbe da portare sul tavolo di Arcore dei consensi moderati ben tre trofei. Mentre Parisi avrebbe solo in mano successi politici teorici. E la politica delle teorie 'se ne catafotte' come scriverebbe Camilleri. Il vero problema è che le comunali genovesi sono nella primavera del 2017 mentre per il movimento dei moderati si decide entro l'autunno.