cronaca

Il legale scrive a Primocanale dopo lo sfogo dei lavoratori
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“Non risponde a verità che vi sia un accordo che preveda che la nuova proprietà assuma i lavoratori. In realtà sia nell'accordo sindacale del 21.07.2016 che nei singoli verbali individuali di conciliazione di data 29.07.2016 vi è l'impegno dei Maristi a farsi parte attiva affinché venga aperto un tavolo di trattativa volto alla ricollocazione dei lavoratori presso i nuovi partner una volta che essi si saranno insediati”. Così inizia la missiva dell'avvocato Francesco Bugada che assiste i Maristi nella vicenda della cessione del centro sportivo di Genova Albaro. Dopo il nostro servizio ci ha contattato precisando alcune cose.


“L’onere dei Maristi era quello di farsi parte attiva per l'apertura di detto tavolo, cosa che è stata posta in essere per il giorno 08.08.2016. A tale incontro, tuttavia, i sindacati e i lavoratori hanno ritenuto di non presenziare attesa l'imprevista e solo momentanea assenza di uno dei due partner possibili subentranti, ma con la presenza di tutti gli altri soggetti interessati e con la assicurazione scritta della presenza di tutti e due i partner per il giorno 22.08.2016”.

“I Maristi – prosegue - non sono inadempienti in alcun modo, non soltanto perché non si sono assunti un obbligo quale quello indicato dal signor Uras (il portavoce dei lavoratori ed ex lavoratore del centro Sportivo) ma anche perché hanno pienamente rispettato ogni obbligo sottoscritto”.


In merito alla trattativa economica, l'avvocato precisa che i Maristi hanno accolto “per l'ennesima volta le richieste dei lavoratori (ai quali è stato garantito uno scivolo di ben 12 mensilità della c.d. retribuzione pesante), per garantirne il futuro e assicurare quella pace sociale richiesta ai Maristi dall'amministrazione e dallo stesso Card. Bagnasco”.


Insomma, i toni della vicenda restano altissimi.  Ma al di là di questo il dato di fatto è che ci sono ventuno lavoratori a spasso, idem per una quindicina di collaboratori, e che non si sa quanti troveranno occupazione nel nuovo complesso dove si insedieranno Virgin, multinazionale del fitness, e Conad.