cronaca

Sono circa 500 i migranti trasferiti dal 10 agosto
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Sono circa 500 i migranti trasferiti dalla frontiera di Ventimiglia ai diversi hotspot nel Sud Italia dal 10 agosto, ovvero da quando il capo della Polizia Franco Gabrielli ha annunciato, a Imperia, il piano di decompressione finalizzato a contenere il flusso di rifugiati alla frontiera con la Francia.

Il piano ha iniziato a dare i suoi primi frutti anche se i migranti ospiti del centro di accoglienza transitorio del Parco Roja gestito dalla Croce Rossa sono stati, fino alla scorsa notte, 611. L'emergenza non può dirsi conclusa ma, così com'era nelle previsioni dello stesso Gabrielli, le operazioni di alleggerimento stanno consentendo di non peggiorare la situazione e di mantenere un livello di presenze stazionario.

I migranti inviati agli hotspot, i centri di identificazione propedeutici ai Cie - sono tutti i profughi riammessi dalle autorità francesi in Italia, circa 50 al giorno. I migranti vengono fatti salire su uno o due pullman diretti all'aeroporto di Genova e da qui partono per i diversi centri del sud Italia e della Sardegna.

Molti degli stranieri respinti sono quelli che la polizia ha individuato in città e che non vogliono essere accolti nel centro del Parco Roja, dove la permanenza è riservata soltanto a chi ha intenzione di chiedere lo status di asilo o di rifugiato.

Proseguono intanto i controlli nei diversi punti della frontiera italo-francese da Ponte San Ludovico, a Ponte San Luigi e alla Fanghetta oltre che al valico autostradale e alla stazione per arginare l'attività dei passeur. Proprio ieri la polizia italiana e la Géndarmerie francese hanno arrestato un nizzardo, membro del movimento No Border, che stava facendo passare la frontiera 8 nordafricani, tra cui alcuni bambini piccoli, chiusi in un furgoncino.