Uno dei sommozzatori una volta ritornato in superficie ha avuto un malore per lo sforzo nel recuperare il corpo di Mauro Tancredi.
Il secondo corpo è stato ritrovato come il primo a 48 metri di profondità. Le ricerche invece proseguono per il terzo sub che manca ancora all'appello cioè Silvio Anzola.
Il medico legale presente su una motovedetta farà le valutazioni iniziali sul primo cadavere e sulle altre. Poi saranno portate in un altro scalo e da lì all'ospedale di Vallo della Lucania ( Salerno) per l'autopsia.
I cunicoli e la zona della grotta sono stati filmati dai soccoritori per l'inchiesta aperta dalla procura. Infatti, difficili sono state le operazioni di recupero: è stato necessario tracciare con puntelli e corde il percorso subacqueo in modo di rendere più facile l'entrata e l'uscita degli speleosub dai cunicoli.
Vi sono al vaglio degli inquirenti diverse ipotesi sulle cause della tragedia, dal malore, al guasto tecnico oppure un errore umano. La prima ipotesi è stata che i due più esperti Mauro Cammardella e Mauro Tancredi siano tornati indietro per aiutare Silvio Anzola che si trovava in difficoltà e non sono poi riusciti a tornare in superficie e sono morti con lui.
Nulla viene lasciato al caso nel trovare le cause dell'incidente anche perchè erano sub molto esperti quindi si fa fatica a credere che sia imprudenza o imperizia.
La possibilità di ritrovarli ancora in vita si è spenta con il passare delle ore, si era anche pensato che se la fossero cavata tramite una bolla d'aria nella grotta ma poi smentita dal ritrovamento di due dei tre corpi.
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