cronaca

Contro i 147 licenziamenti confermati dall'azienda
52 secondi di lettura
Nuova protesta dei lavoratori Ericsson contro i licenziamenti previsti dall'azienda: 147 esuberi a Genova, 385 a livello nazionale. Per la giornata odierna i sindacati hanno proclamato quattro ore di sciopero e un presidio in zona De Ferrari, preceduto da un corteo per le vie del centro.

Anche i figli, le mogli e i mariti dei lavoratori Ericsson sono scesi in piazza per protestare. I licenziamenti rischiano di diventare realtà da martedì, dopo l'ultima riunione al ministero del lavoro in programma lunedì a Roma. L'obiettivo è sempre quello, 'spingere' il Governo ad intervenire pesantemente sulla vicenda che non riguarda solo la Liguria, con lo stabilimento di Genova, ma anche altre quattro regioni: Lombardia, Lazio, Campania e Toscana.

"L'azienda ha dichiarato di voler partecipare al piano strategico del Governo sulla banda ultralarga - precisa Fabio Allegretti di Cgil-Slc - Qui nasce il paradosso: nonostante i finanziamenti pubblici Ericsson vuole licenziare senza sentire nessuno. Noi chiediamo che il Governo agisca sull'azienda. Non può permettere che prenda lavoro in Italia e lo delocalizzi".