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"Ma la città deve fare passi in avanti sull'accoglienza"
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Saranno ben sei le navi da crociera che in questo fine settimana ormeggeranno a Genova. In totale sbarcheranno nel capoluogo ligure 25 mila passeggeri e una buona parte delle 7 mila persone che compongono gli equipaggi delle navi. Numeri che confermano come Genova non sia più una città-porto di transito, dove passare solo il tempo necessario all'imbarco, ma anche un posto dove restare qualche giornata con una ricaduta sull'economia cittadina.

Ricaduta che Stazioni Marittime ha stimato si aggiri tra i 110 e i 125 milioni di euro, dei quali almeno 90 milioni di euro derivano dalle persone, passeggeri ed equipaggi, è una somma tra 30 e 35 milioni di euro derivanti dalle compagnie di navigazione.

Noi siamo una sorta di cinghia di trasmissione per la ricchezza della città
- ha sottolineato l'amministratore delegato di Stazioni Marittime, Edoardo Monzani, ma Genova deve cogliere la ricchezza portata dai passeggeri, sia dei ferry che delle crociere, per ottenere il massimo da loro. È questo si ottiene offrendo servizi di alto livello, con musei e negozi aperti, e una città pulita".

E proprio su quest'ultimo tema non è mancata la polemica. "Io credo che Genova, per quanto riguarda la pulizia - spiega Monzani - debba fare ancora molti passi avanti, perché il centro storico oggi è impresentabile nonostante sia bellissimo".