
In vista dell'annunciata fusione di Carige Italia in Carige, da realizzare entro fine anno, le prime a chiudere i battenti saranno proprio quelle di Carige Italia, che si trovano fuori dai confini dell'area della Liguria e della Toscana su cui la banca ha scelto di rifocalizzare l'attività.
È la scelta su cui si sta orientato il cda che ha affrontato i temi del "cantiere" del piano industriale 2016-2020. La pratica più "calda" resta quella dei crediti inesigibili. L'obiettivo annunciato è cedere in due tranche da 900 milioni ciascuna - la prima entro il 2016 e la seconda nel 2017, -1,8 miliardi di non performing loans, che saranno suddivisi per tipologia in modo da indirizzarli a fondi specializzati.
Un pool di 60 persone, all'interno della struttura della banca è al lavoro su questo tema e oggi è stata approfondita la strategia per procedere. L'amministratore delegato Guido Bastianini ha fatto un approfondimento sugli Npl per riuscire a rispettare i tempi.
IL COMMENTO
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