economia

Si è riunito il primo cda dopo la pausa estiva
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La cessione dei crediti in sofferenza e la razionalizzazione delle filiali sono al centro degli impegni del consiglio di amministrazione di Banca Carige, che si è riunito oggi per la prima volta dopo la pausa estiva. Per quanto riguarda gli sportelli, il piano industriale prevede la chiusura di 108 filiali, di cui 45 entro dicembre.

In vista dell'annunciata fusione di Carige Italia in Carige, da realizzare entro fine anno, le prime a chiudere i battenti saranno proprio quelle di Carige Italia, che si trovano fuori dai confini dell'area della Liguria e della Toscana su cui la banca ha scelto di rifocalizzare l'attività.

È la scelta su cui si sta orientato il cda che ha affrontato i temi del "cantiere" del piano industriale 2016-2020. La pratica più "calda" resta quella dei crediti inesigibili. L'obiettivo annunciato è cedere in due tranche da 900 milioni ciascuna - la prima entro il 2016 e la seconda nel 2017, -1,8 miliardi di non performing loans, che saranno suddivisi per tipologia in modo da indirizzarli a fondi specializzati.

Un pool di 60 persone, all'interno della struttura della banca è al lavoro su questo tema e oggi è stata approfondita la strategia per procedere. L'amministratore delegato Guido Bastianini ha fatto un approfondimento sugli Npl per riuscire a rispettare i tempi.