cronaca

Demaria (Ucina): "Ma non siamo figli di due separati"
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Incassato il successo della 56ma edizione (affari in crescita e +9,2% l'affluenza rispetto al 2015), il salone nautico di Genova resta l'unica grande vetrina del comparto in Italia anche per il 2017. Lo conferma a chiusura della rassegna la presidente di Ucina Carla Demaria secondo cui non si escludono altri eventi collaterali e specializzati.

Di questo si parlerà il 27 settembre a Rom
a, nell'incontro fissato con il segretario al ministero dello sviluppo economico Ivan Scalfarotto. Obiettivo della riunione: cercare di ricomporre la frattura fra Ucina Confindustria Nautica e l'associazione Nautica Italiana, la compagine antagonista formata da un gruppo di cantieri (fra i quali Azimut, Ferretti e Baglietto).

"Noi siamo disponibili, ed abbiamo già consegnato il 29 giugno una proposta in tal senso al ministro Calenda,
a valutare oltre al Salone di Genova eventi di nicchia nell'area del golfo del Tigullio - dichiara Demaria - Dall'incontro di martedì mi aspetto che non si perda tempo e che porti ad una soluzione. La ripresa del mercato farà si che si accomodino anche queste vertenze in corso".

Il salone di Genova, ha ribadito Demaria, merita comunque il sostegno economico del Mise (quest'anno è stato di 1,15 milioni di euro) a prescindere dalle divisioni, "perchè ha tutte le carte in regola per beneficiarne. Non è il figlio vittima di due separati". La soluzione condivisa dalla presidente di Ucina e dal governatore della Liguria Giovanni Toti, potrebbe essere quella di una società pubblico privata aperta a soggetti terzi, anche privati, per l'organizzazione degli eventi che non si chiamerebbe più "I saloni nautici" (la società controllata da Ucina, che attualmente organizza il Salone di Genova).

Demaria ha anche sottolineato di aver avuto assicurazioni che il salone di Genova non sarà messo a rischio dai lavori del progetto Blueprint di Renzo Piano che ridisegna il waterfront di Genova.