
Sfruttare il ritorno del bomber del Grifone e pure il momento di grazia del Cholito è l’obiettivo del tecnico croato. Impossibile non farci un pensierino e qualcosa di più. Simeone è la sorpresa: due partite e mezzo con un paio di reti, un palo e col Napoli due paratone di Reina che potevano dargli già la copertina dei giornali con due settimane di anticipo.
Juric dice che deve migliorare ancora, ed ha ragione visto che a volte passa un quarto d’ora prima di accorgerti che sta in campo. Però si muove, dà profondità e in area è un cobra. Su Pavoletti c’è poco da dire. Infortuni a parte non ha particolari problemi: sai che puoi contare su di lui anche con pallacce sbattute via dalla difesa a prendere fiato, sai che di testa e di piede t’inventa qualche capolavoro, in questa stagione due perle col Crotone, l’anno scorso c’è l’imbarazzo della scelta.
Ma i due sono compatibili? Tatticamente sembrerebbe di no, a meno che Simeone non faccia il tergicristallo dietro al compagno come faceva Aguilera con Skuhravy. Paragone che non è fuori luogo. Anche se con Pavoletti ha funzionato pure il tridente prima del suo stop. Insomma a Juric non mancano le scelte.
IL COMMENTO
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