Nell’alluvione del 1934 l’acqua a San Pier di Canne raggiunse un metro d’altezza sulla piazza della Chiesa. Cenni storici sul torrente chiavarese più temuto dell’Entella perché soggetto a piene quasi improvvise viste le dimensioni ridotte. E con danni enormi, visto che scorre accanto alle case. Nel 2002 un uomo morì, nel tentativo di salvare l’auto in via Franceschi. Nel 2014 migliaia di danni per un’altra potente alluvione. Che cosa si è fatto da allora e che cosa manca?
Roberto Levaggi, sindaco di Chiavari: “Per il momento sono stati spesi 400 mila euro per mettere in sicurezza gli argini e oltre 800 mila per rifare il ponte che porta all’autostrada che di fatto ostruiva il regolare deflusso delle acque”.
Per quanto riguarda il futuro del Rupinaro invece “abbiamo un progetto ambizioso di 12 milioni di euro, entro fine anno parteciperemo a un bando regionale con fondi europei per le criticità idrogeologiche presenti nella Regione” conclude il sindaco.
IL COMMENTO
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