
Il procedimento, che si avvicina alla prescrizione, riguarda i presunti sconti ricevuti dalla ditta appaltatrice per i lavori di ristrutturazione di Villa Ninina, residenza di famiglia dell'onorevole, situata sulle alture di Imperia. Coimputato è anche Ernesto Vento, legale rappresentante della società esecutrice dei lavori.
"Oggi c'è stata una semplice presa d'atto - ha detto Marco Mangia, una dei legali di Scajola - Si tratta della seconda battuta d'arresto del processo. La prima era dovuta al cambiamento di capo di imputazione da parte del pm Alessandro Bogliolo che aveva aggiunto, nell'elenco delle costruzioni, alcuni muretti a secco e un campetto sportivo e poi c'è stato il cambiamento del giudice". E' probabile che accusa e difesa, di comune accordo, rinuncino all'escussione di alcuni testimoni per velocizzare il processo.
IL COMMENTO
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