Spumante e champagne torna nei fondali di Portofino
L'iniziativa nell'area di Cala degli Inglesi
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L'area marina protetta di Portofino si trasforma in una cantina sommersa. la porzione di territorio scelta per questo evento è quella di Cala degli Inglesi. La riserva naturale, che sorge proprio alle spalle del promontorio di Portofino, vedrà il ritorno dell'iniziativa turistico-commerciale che prevede l'immersione di oltre 1500 bottiglie di spumante e champagne per farle riposare in un contesto tanto unico quanto caratterizzante. Le bottiglie resteranno immerse nelle acque di Portofino per alcuni mesi, in una condizione di luce e temperatura favorevole che permetterà ai liquidi di ottenere le migliori proprietà organolettiche. Quest'anno sarà una società di vini con sede a Recco, che ha già ottenuto il nulla osta dall'area marina protetta e attende la stipula della concessione demaniale dal comune di Portofino, a essere protagonista dell'iniziativa. Dopo di ché sarà tutto pronto per le operazioni di immersione. Il primo ad avere l'idea di far riposare il vino sui fondali del mare di Portofino è stato Piero Lugano della cantina Bisson di Chiavari. Lui è l'inventore dello spumante "Abissi"; ma il suo rapporto con l'area marina protetta di Portofino si è interrotto l'anno scorso quando il Cda dell'ente ha deciso di alzare il contributo economico necessario per partecipare, a quel punto Lugano ha fatto un passo indietro e ha trasferito la sua iniziativa nelle acque di Sestri Levante.
L'idea originale era sorta dal ritrovamento nel fondale del ponente ligure di un'imbarcazione di epoca romana. All'interno erano perfettamente conservate 10 mila anfore che contenevano i vini prodotti nelle campagne dei territori controllati dall'impero e destinate alle attività commerciali. Le analisi dimostrarono che nonostante fossero trascorsi 2000 anni, le proprietà chimiche dei liquidi si erano perfettamente conservate.
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