
Secondo i militari gli arrestati erano particolarmente abili nell'apertura delle porte blindate che riuscivano a scassinare con l'ausilio di uncini e grimaldelli senza lasciare segni d'effrazione. Si trattava inoltre di un gruppo particolarmente paziente, capace di aspettare anche per lunghi periodi di tempo in attesa che gli appartamenti presi di mira fossero disabitati.
La banda consisteva di quattro elementi, tre dei quali sono già detenuti all'interno del carcere di Marassi, e su cui adesso pende un'ulteriore ordinanza di custodia cautelare per l'attribuzione della colpevolezza di altri furti effettuati in Piemonte. Il quarto componente della banda sarebbe invece una colf di 31 anni, incensurata, che è stata arrestata.
Secondo gli investigatori sarebbe riconducibile al gruppo un furto commesso a giugno all'interno di un appartamento in un condominio nel quartiere di Quinto in cui rubarono circa 250 mila euro. In quell'occasione vennero abbandonati alcuni strumenti di scasso, mediante i quali i carabinieri riuscirono a individuare il luogo dove erano stati acquistati e grazie alle immagini di videosorveglianza a risalire ai componenti della banda.
Sarebbero una decina il numero dei reati che i carabinieri hanno attribuito della banda che avrebbero per un bottino complessivo di 500 mila euro.
IL COMMENTO
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