
La percentuale di rischio è superiore a quella già grave della media nazionale dove - precisa la Coldiretti - sono 6633 i comuni complessivamente a rischio, l'82 per cento del totale. "A questa situazione - denuncia l'organizzazione agricola - non è infatti certamente estraneo il fatto che un modello di sviluppo sbagliato ha tagliato in Italia del 15 per cento le campagne e fatto perdere negli ultimi venti anni 2,15 milioni di ettari di terra coltivata determinanti nel mitigare il rischio idrogeologico. Ogni giorno - conclude la Coldiretti - viene sottratta terra agricola per un equivalente di circa 400 campi da calcio (288 ettari) che vengono abbandonati o occupati dal cemento che non riesce ad assorbire la violenta caduta dell'acqua".
IL COMMENTO
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