
Le "accuse" sono state segnalate in un ricorso davanti al giudice dai lavoratori, assistiti dagli avvocati Matteo Caniglia Cogliolo e Stefano Staderini, per una causa di licenziamento. I lavoratori che hanno presentato il ricorso sono stati licenziati dalla Officine meccaniche navali e fonderie San Giorgio del porto, proprietaria del relitto dopo il disastro navale del 13 gennaio 2012 costato la vita a 32 persone al largo dell'isola del Giglio.
Il giudice del lavoro ha fissato la prima udienza della causa al prossimo 27 febbraio. I lavoratori sono stati licenziati nell'aprile 2016 dopo la prima assunzione a tempo determinato iniziata nell'agosto 2014. Il primo contratto prevedeva una durata di sei mesi, ma era stato di volta in volta rinnovato. Secondo i dipendenti, però, la Officine San Giorgio non avrebbe rispettato le norme contrattuali, non prevedendo turni di riposo, le maggiorazioni di stipendio per gli straordinari, e facendoli lavorare in condizioni igienico sanitarie precarie.
IL COMMENTO
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