cronaca

Il comune di Armo è raggiungibile solo a piedi
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Arrivano anche i vigili del fuoco della Toscana a dar manforte nell'entroterra ligure e sul Basso Piemonte, dal maltempo. Dal comando toscano si spiega che "in seguito agli eventi alluvionali che stanno interessando" le due regioni, su "disposizione del Centro operativo nazionale, dai comandi di Firenze e Pisa, sono partiti vigili del fuoco con attrezzature fluviali, per poter intervenire in aree allagate".

La situazione più grave al momento resta quella dell'alta Valle Arroscia. Una frana lunga un chilometro ha travolto la piccola frazione di Lavina, evacuata e isolata. L'intero comune di Armo è irraggiungibile se non a piedi. Gravemente colpita la Val Bormida lungo tutto l'alto e il basso corso. Rimangono criticità nelle zone costiere a Cisano sul Neva e Pietra Ligure dove sono esondati i torrenti, e a Tovo San Giacomo con otto famiglie ancora semi isolate per il cedimento di una strada. 'assessore regionale Rixi ha stimato almeno un milione di euro. La Regione ha chiesto al Governo lo stato d'emergenza.

"Va bene lo stato di calamità naturale, ma non lasciateci soli, quella è la nostra paura". A lanciare l'appello al premier Matteo Renzi, così come al Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e a tutte le altre istituzioni, è Massimo Cacciò, sindaco di Armo (Imperia), comune isolato al confine con Ormea (Cuneo), devastato dall' ondata di maltempo degli ultimi giorni. 

All'appello si uniscono anche tutti gli altri sindaci della valle Arroscia, nell'entroterra di Imperia, che nel pomeriggio a Savona incontreranno sia il premier sia il governatore. "Una sola strada è aperta unicamente ai mezzi di soccorso, ma il nostro comune è di fatto ancora isolato - spiega il primo cittadino - Nelle altre strade comunali, tutte bloccate, ci sono quattro o cinque frane per ciascuna e ci si può spostare soltanto a piedi. Il depuratore è sommerso da detriti ed è rimasto danneggiato anche l'impianto irriguo. Oggi stiamo facendo il censimento dei danni, ma è importante che lo Stato non ci lasci soli". 

Per quanto riguarda il numero di sfollati, la prefettura di Imperia stima che ce ne siano ancora una quarantina anche se molti torneranno a casa tra oggi e domani e altri, invece, hanno deciso di lasciare autonomamente le proprie abitazioni, a scopo precauzionale. Restano, comunque fuori di casa 4 persone a Pornassio, 8 in frazione Lavina di Rezzo, 3 a Vessalico e 5 a Ventimiglia dove il vento ha scoperchiato due abitazioni. 

In merito alla viabilità, risultano ancora chiuse le strade tra Mendatica e Cosio di Arroscia, tra Carpasio e Montalto Ligure, Apricale e Baiardo, Pigna e Langan e, poi, la statale 28 nel tratto tra Acquetico, nel Comune di Pieve di Teco e il Comune di Pornassio. La frana più significativa è quella scesa sulla strada per Monesi di Mendatica, anche se per fortuna non si segnalano danni a cose o persone.