porti e logistica

Alle 17 a palazzo San Giorgio un "semplice saluto ai dirigenti"
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53 anni, laureato in Scienze Politiche all'Università di Firenze, master di analisi economica del diritto alla Yale University, Stati Uniti. Una carriera brillante. Con un curriculum che vanta, tra l’altro, tre Ministeri e la banca d’Italia, Paolo Emilio Signorini si appresta a varcare la porta di palazzo San Giorgio di Genova da presidente della nuova autorità portuale di sistema Genova e Savona-Vado. Guiderà il nuovo organo, che sarà composto solo dai rappresentanti degli enti locali, accanto a un tavolo di partenariato, a cui siederanno i privati, senza più diritto di voto.

Signorini, da novembre a oggi, è stato segretario generale della giunta regionale, prima ancora, prendiamo un lungo respiro: capo dipartimento infrastrutture del Ministero dei trasporti, capo programmazione politiche economiche della Presidenza del consiglio dal 2008 al 2013, e prima ancora coordinatore della struttura tecnica di missione del Ministero delle infrastrutture, dal 2004 esperienze al Ministero delle finanze, per gli affari regionali e per la valutazione degli investimenti pubblici. Ai suoi albori, ha lavorato anche in Banca d’Italia. Conta diverse pubblicazioni in materie economiche.

Un uomo senza dubbio competente, che piace alla politica multicolore, infatti il suo nome non ha trovato ostacoli. Arduo compito il suo, quello di traghettare i porti di Genova e Savona dalla vecchia alla nuova legge, in armonia, se possibile, e non in quella sorta di concorrenza non costruttiva che fino a oggi ha contraddistinto i vicini di casa, con regole diverse per questioni simili. 

A Genova la sfida più grande è quella dello spostamento della diga, opere da un miliardo che consentirà alle navi più grandi di arrivare, tassello del nuovo piano regolatore il cui schema è in attesa della valutazione ambientale strategica di regione e ministero.  A Savona c’è la nuova piattaforma contenitori da 800mila teus, che parla un po’ danese con Maersk e un po’ cinese, grazie ad un accordo con la statale Cosco. Sarà attiva nel 2018.

IL COMMIATO DI PETTORINO - Dopo oltre un anno passaggio del testimone da parte di Giovanni Pettorino, comandante della guardia costiera ligure: "E' stata un'esperienza molto impegnativa vista la concomitanza con l'altra carica che ricopro, ma mi ha dato la possibilità di approfondire diversi aspetti" ha commentato.

NESSUNA CERIMONIA UFFICIALE - Intorno alle 17 (prima si credeva alle 16 ma più probabilmente slitterà), nella sala dei Protettori di palazzo San Girogio di Genova, dove si svolgono le sedute del comitato portuale e dove siede la segreteria, si svolgerà il passaggio di consegne tra l'ammiraglio Pettorino e Sigorini. Nessun discorso ufficiale, nessuna conferenza stampa, semplicemente un benvenuto e un buon lavoro a tutti i dirigenti, fanno sapere dal suo entourage.