cronaca

Nonostante le garanzie ricevute in Prefettura
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Il consorzio Fergen ha deciso di licenziare tutti. "Senza preavviso e disattendendo l'accordo prefettizio di mercoledì scorso", puntualizzano i sindacati. Un braccio di ferro che va avanti da due settimane e coinvolge i 100 lavoratori impegnati nella realizzazione del nodo ferroviario genovese. Ora, nonostante le numerose proteste e le garanzie ottenute nei tavoli istituzionali, la conferma definitiva:tutti a casa.

"È la conferma che si stanno utilizzando i lavoratori nel braccio di ferro fra il consorzio aggiudicatario dei lavori Eureca e la stazione appaltante Rfi - scrivono i sindacati confederali degli edili in una nota unitaria - L’accordo Prefettizio di mercoledì scorso viene disatteso da Fergen, ma assume maggior rilevo al fine di governare questa difficile fase in cui si dovrà garantire continuità di reddito e di occupazione, evitando ulteriori ritardi nelle lavorazioni". 

La mobilitazione ora prosegue con l'assemblea di lunedì al campo base di Fegino. Durante l'ultimo incontro in Prefettura, i sindacati avevano ottenuto l'impegno di Rfi, in caso di nuovo appalto o di altre possibili soluzioni previste dalla normativa vigente, a inserire la clausola sociale nel capitolato di gara, e a costituire un apposito tavolo di confronto con la partecipazione del consorzio Eureca e della consortile Fergen.