economia

Il presidente del porto di Genova-Savona all'assemblea degli industriali
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"Oggi per me è l'ultima assemblea pubblica di Confindustria Genova da presidente, dopo quattro anni che mi hanno gratificato". Giuseppe Zampini ha aperto così l'assemblea a Palazzo Ducale, dal titolo 'Vado. Resto. Perché ce ne andiamo, perché restiamo', in cui le aziende hanno lanciato ancora una volta la necessità di avere risposte, positive o negative, in tempi ragionevoli dalle istituzioni, perché il fattore tempo è cruciale per decidere gli investimenti.

Porto ed elezioni comunali sono stati comunque gli argomenti che hanno viaggiato sottotraccia. Da un lato il presidente uscente che si è affrettato a dire: "Mi sembra una stupidaggine. Direi che è sufficiente come smentita", sulla ventilata ipotesi di sua candidatura come rappresentante del centrosinistra alle prossime elezioni amministrative del Comune di Genova previste nella primavera del 2017. Dall'altro, il presidente della nuova autorità portuale che lega i porti di Genova e Savona, Paolo Emilio Signorini, che sul tema delle concessioni non ha esitato a dire: "Potrei diventare impopolare, dovrò dire dei si e dei no".

L'INTERVENTO DI BOCCIA - "E' una questione che lasciamo alla sensibilità dei partiti, certo capire l'orizzonte temporale fa capire anche che livello di accelerazione di riforme abbiamo davanti a noi". Lo ha detto il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia ai giornalisti spiegando che giovedì è convocato un consiglio generale di Confindustria durante il quale si dibatterà anche di questo. "Vedremo se verrà presa una posizione su questo aspetto", ha aggiunto.

"L'investimento non può essere solo questione di cittadini italiani che amano questo territorio e questo paese, ma deve essere una grande apertura, per un paese attrattivo sia in termini turistici sia in termini di investimenti". "E' la grande questione che pone oggi giustamente Confindustria Genova e che vale per tutto il paese"., ha concluso.

PORTI, L'INTERVENTO DEL PRESIDENTE SIGNORINI - Il presidente della nuova autorità portuale di sistema del Mar Ligure Occidentale ha fatto dichiarazioni forti, dimostrando carattere. "Dovrò dire dei si e dei no e magari fra qualche mese non sarò popolare. Devo sulle concessioni verificare intanto a che punto è il regolamento che penso sia fermo al Mise. Devo costruire una struttura tecnico giuridica per fare gare appalti etc. Le concessioni hanno seguito un iter con il vecchio sistema che prevedeva le pubblicazioni, ma se esce il regolamento dovrò vederlo. Se dovesse ritardare potrò anche utilizzare l'iter già in itinere ma dovrò controllare la congruità delle durate e degli investimenti e portarle al nuovo Comitato si gestione"

L'INTERVENTO DI ZAMPINI - "La realizzazione del nuovo ospedale Galliera è una priorità, non vorrei che diventasse un compito improbo, quindi invito le istituzioni genovesi e liguri ad aiutarmi a fare velocemente e a non fare brutte figure". Lo ha detto il neo vicepresidente dell'ospedale Galliera Giuseppe Zampini stamani a Palazzo Ducale durante l'assemblea pubblica 'Vado o resto' organizzata da Confindustria con la partecipazione del presidente nazionale Vincenzo Boccia. "Il nuovo ospedale Galliera deve trovare un suo percorso in tempi rapidi, - ha sottolineato - è fondamentale per la sanità ligure avere la nuova struttura, Genova ha in sé la capacità e la forza di realizzare il progetto".

L'INTERVENTO DI TOTI - La Regione Liguria entro marzo 2017 approverà una riforma della pubblica amministrazione per introdurre criteri di meritocrazia nella retribuzione dei dipendenti. Lo annuncia il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti. "La pubblica amministrazione è composta da funzionari, quadri e dirigenti, bisogna far sì che le regole premino e spronino il merito, la flessibilità, la capacità, l'interconnessione tra settori, il dialogo tra i vari settori, perciò stiamo preparando una nuova legge di revisione del sistema per quanto il contratto del pubblico impiego ci costringa dentro a vincoli molto stretti".

L'INTERVENTO DI DORIA - "Sono tre la aree genovesi pronte da subito ad accogliere nuove realtà industriali: le aree Ilva, Piaggio ed Erzelli, l'utilizzazione intelligente e non dogmatica delle zone oggi inutilizzate è una partita fondamentale da vincere". Lo ha sottolineato il sindaco Marco Doria. "Due delle tre aree sono di proprietà pubblica, una no. Il Comune è pronto a muoversi per favorire degli investimenti, se ci sono privati interessati, l'area Ilva è enorme e infrastrutturata, può comprendere la siderurgia, ma c'è spazio anche per altre iniziative di investimento che creino lavoro".