Continua lo sciopero selvaggio di Atp, l’azienda che gestisce il trasporto pubblico extraurbano in provincia di Genova. Questa mattina i lavoratori hanno deciso in autonomia di bloccare le corriere in rimessa a Genova, Torriglia, Chiavari, Rapallo, Recco e Cogoleto. Gli autisti si sono riuniti in assemblea a Chiavari alle 9 e hanno deciso di bloccare in uscita il casello autostradale di Rapallo. Il presidio è stato rimosso poco prima dell'una, quando è arrivata una nuova convocazione in Prefettura per le 17.
E mentre arrivano già le prime sanzioni (da 250 a 500 euro al giorno) per chi ha scioperato, le indicazioni dal vertice in corso non sono buone. A quanto sembra né Autoguidovie né la Città Metropolitana avrebbero intenzione di rivedere le basi dell'accordo. L'ex provincia ha inviato al tavolo un funzionario, segno interpretato dai sindacati come mancanza di volontà.
Al Palazzo del Governo erano già saltate le trattative dopo il vertice fiume con azienda, Regione e Città metropolitana partito a mezzogiorno di martedì e finito alle 23 con una fumata decisamente nera. Il Prefetto ha poi firmato nella notte la precettazione, con le inevitabili sanzioni che scatteranno per i lavoratori in sciopero. "Ma nessuno ha ricevuto una comunicazione ufficiale", protestavano i sindacati all'alba.
"È un modo di fare che non ci piace. Noi abbiamo già fatto proposte: per esempio, se non ci sono soldi subito per gli integrativi la Città metropolitana ce li dia dopo, ma ci dica quanto", attacca Giuseppe Gulli, segretario regionale di Uil Trasporti. Si andrà avanti a oltranza? "Decideranno i lavoratori, hanno deciso loro di bloccare il casello, vedremo cosa succederà".
Lo scoglio sembrava potersi aggirare con l’assist della Regione, che avrebbe sbloccato subito 300 mila euro prorogando il piano di integrazione tariffaria. Con queste risorse i dipendenti avrebbero recuperato il 10% del salario che si vedono decurtato del 30% da ben tre anni, nell’ambito di un concordato che di fatto è scaduto a inizio 2016. A quel punto è stato chiesto alla Città metropolitana di tendere una mano sul restante 20%, ma la chiusura è stata netta. E l’azienda ha rifiutato di lasciare aperto uno spiraglio nell’accordo.
“Non stiamo parlando di maggiorazioni – spiega Luca Lagomarsino di Ugl Trasporti – ma di quello che spetta di diritto ai lavoratori, a cui hanno rinunciato per il bene dell’azienda”. La riunione è finita in battibecco con la Città metropolitana, incolpata degli effetti nefasti delle privatizzazioni.
Eppure dall’ex provincia era arrivata una parziale apertura, quella sui 2,5 milioni da stanziare per la ricapitalizzazione, che insieme agli 1,5 messi da Autoguidovie – il socio privato di Atp, peraltro dichiarato illegittimo dall'Anac – avrebbero garantito la partecipazione alla gara di bacino nel 2018 e l’acquisto in leasing di nuovi bus.
Ma adesso c’è un’altra scure che incombe. Secondo i sindacati, al momento Atp necessita di 650 mila euro per chiudere il bilancio in pareggio. Soldi che la Città metropolitana non può dare, perché il regolamento vieterebbe di ripianare i debiti delle aziende in difficoltà, e che competerebbero dunque ad Autoguidovie. Ma così facendo i privati supererebbero la propria quota e diventerebbero di fatto azionisti di maggioranza. Si era annunciata una stagione bollente per il trasporto pubblico. E finora le aspettative sono state soddisfatte.
LE SANZIONI - Ogni lavoratore rischia una sanzione pecunaria da 250 a 500 euro per ogni giorno di sciopero, già avviata la procedura in base alle normative degli articoli 8 e 9 della legge 146 del 1990 che regola il diritto di sciopero sono 140 tra turno mattutino e pomeridiano. A questi bisogna aggiungere altre decine di lavoratori che hanno effettuato lo sciopero selvaggio martedì, quando l'agitazione prevista e autorizzata era di quattro ore. Se sarà stabilito che fra i responsabili ci sono anche i sindacati, anche loro verranno multati, con ammende ancora più pesanti che possono arrivare sino a 25 mila euro al giorno. Sindacati che, però, avrebbero già preso le distanze dalla agitazione selvaggia. Nel 2012 la prefettura di Genova aveva sanzionato per la stessa infrazione gli autisti dei bus della Amt di Genova costretti a pagare per 5 giorni di sciopero selvaggio ben due milioni di euro.
IL M5S DIFFIDA DORIA - "Chiediamo le dimissioni immediate dell’amministratore delegato Ranza dai vertici di Atp. E chiediamo che il privato Autoguidovie faccia un passo indietro chiaro e inequivocabile, alla luce anche del parere dell’Anac, che ha giudicato illegittimo l’ingresso di privati in Atp senza una gara pubblica. Anche per questi motivi abbiamo deciso di sottoscrivere una diffida ufficiale al Presidente metropolitano, nonché sindaco di Genova, Marco Doria, invitandolo ad abbandonare il comportamento omissivo sulla privatizzazione di Atp, esercitando il diritto di prelazione sulle quote di Atp esercizio srl, al fine di evitare possibili danni erariali", scrive in una nota il Movimento 5 Stelle Liguria.
cronaca
Atp, continua lo sciopero selvaggio. Nuovo vertice in Prefettura
E il Movimento 5 Stelle diffida Doria
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