Chiude il Pastificio Agnesi di Imperia, il primo ad essere stato aperto in Italia, nel 1824. Un brand, strappato nel 1999 ai francesi della Danone dal Gruppo Colussi, che ha segnato un lungo pezzo di storia della città ligure e che rimarrà in produzione ma nello stabilimento di Fossano (Cuneo), dove il Gruppo alimentare annuncia un investimento di quasi 10 milioni di euro per dotarlo delle più moderne tecnologie produttive e di nuove linee per la produzione della pasta.
Il Gruppo Colussi, che nel 2016 è cresciuto del 21%, annuncia di aver dotato lo stabilimento di Fossano, da domani a pieno regime, delle più importanti certificazioni di qualità. Sarà in grado di produrre tutti i tipi di pasta, di semola, all'uovo, integrale, fino alle novità alto proteiche in grado di per poter garantire lo sviluppo della marca. Martedì scorso a Imperia i macchinari hanno prodotto il loro ultimo chilogrammo di pasta, di "Fusilli 102", per l'esattezza.
Al momento sono in corso le operazioni di imballaggio della pasta e venerdì, per un sessantina dei circa cento impiegati dello stabilimento (quelli che hanno scelto la mobilità), sarà l'ultimo giorno di lavoro. Nel mese di marzo del 2017 smetteranno di lavorare anche gli ultimi operai trattenuti per le operazioni di pulizia, sorveglianza e messa in sicurezza dei macchinari.
Una quindicina i lavoratori che hanno accettato il trasferimento al pastificio di Fossano (Cuneo), dove continuerà la produzione della pasta famosa per il suo logo col veliero e le spighe di grano. Nello stabilimento di Imperia la produzione nel 2015 e nel 2016 è stata di 36.000 tonnellate all'anno, ben lontana dalle 90.000 degli anni d'oro, una quindicina di anni fa, quando lo stabilimento sfornava un centinaio di tipi diversi di pasta, che negli ultimi tempi si erano ridotti a una sessantina.
La chiusura avviene dopo oltre due anni di battaglie sindacali, scioperi, incontri con politici e imprenditori, tutti finalizzati a tenere in vita lo stabilimento nel territorio dove è nato lo storico marchio. Un'azione, quella dei sindacati, che è riuscita a posticipare di quasi un anno la chiusura e, malgrado le continue rassicurazioni del sindaco di Imperia Carlo Capacci, le trattative con l'industriale Angelo Colussi e i vari tavoli di incontro, il destino è stato inesorabile.
"La decisione di trasferire tutta la produzione dallo stabilimento di Imperia a quello piemontese è legata - sottolinea il Gruppo Colussi - all'impossibilità di adeguare e sviluppare il sito produttivo ai requisiti richiesti dal mercato nazionale ed internazionale della pasta". Il conto alla rovescia per lo stabilimento Agnesi di Imperia è iniziato nel novembre del 2013, quando Angelo Colussi ha annunciato la chiusura del mulino entro la primavera dell'anno successivo.
A marzo del 2014, con la chiusura del mulino, sono partiti i primi ventotto licenziamenti e il gruppo Colussi ha paventato la chiusura dello stabilimento per fine 2014, che grazie alle numerose lotte sindacali è slittata fino ad oggi. Dietro alla decisione di chiudere lo stabilimento di Imperia sembra ci siano i costi troppo elevati di produzione.
La Regione Liguria si è impegnata per impedire la chiusura dello stabilimento di Imperia, ma Colussi ha deciso ugualmente di spostare la produzione a Fossano. E, ironia della sorte, proprio nei giorni della chiusura dello stabilimento i lavoratori hanno ricevuto i pacchi natalizi aziendali, che contengono anche la Pasta Agnesi di Imperia, quella che presto non ci sarà più
cronaca
Agnesi è diventata piemontese: chiude il primo pastificio d'Italia
Il Gruppo Colussi mette Fossano a pieno regime
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