Quarto giorno di sciopero totale dei lavoratori Atp, azienda di trasporto della provincia di Genova, che chiedono il reintegro del 30% del contratto integrativo decurtato nelle fasi di concordato fallimentare dell'azienda. Dopo l'incontro col presidente Toti i lavoratori hanno tolto il blocco in Sopraelevata per dirigersi in Prefettura. Un nuovo incontro è stato convocato in serata.
La Regione si è detta disposta ad aumentare il contributo una tantum ad Atp per la lotta all'evasione tariffaria da 300.000 euro a 600.000 euro, garantendo di fatto lo stesso stanziamento dell'anno scorso.
NUOVO VERTICE IN PREFETTURA - Dopo l'incontro in Regione col presidente Giovanni Toti è arrivata una nuova convocazione in Prefettura per le 18.30, ufficialmente per consegnare le lettere di precettazione. Il sindaco Marco Doria, che ha posto come condizione la fine dello sciopero selvaggio, avrebbe voluto aspettare domani mattina e non si è presentato al vertice. Presenti invece il governatore Giovanni Toti, l'assessore Berrino, Maurizio Beltrami, vicepresidente di Atp, e il delegato ai trasporti per la Città Metropolitana Antonino Oliveri.
TOTI MEDIATORE - Si è concluso con uno spiraglio positivo l'incontro col presidente della Regione Giovanni Toti. "Da parte nostra c'è la disponibilità a mediare, ma è necessario che tutte le parti si siedano intorno a un tavolo. Da parte nostra siamo disposti ad aumentare ulteriormente le risorse oltre ai 300 mila euro che abbiamo già stanziato. C'è la necessità da parte di tutti di risolvere questa vertenza. La Regione c'è, ci sarà, ma è fondamentale che ci sia un incontro per confrontarsi".
"Stiamo andando verso un periodo in cui turismo e feste di Natale possono dare un po' di fiato al commercio, non vorrei che una vertenza per puntiglio o per principio si trasformasse in un disastro economico". Per risolvere la vertenza, conclude il governatore, "serve un passo avanti da parte dei sindacati e degli azionisti dell' azienda. Da parte della Regione, che non ha quote di Atp ma fa il finanziatore del trasporto pubblico locale, c'è con il consueto pragmatismo e disponibilità", conclude Toti
CORTEO IN SOPRAELEVATA - Dopo la riunione al Cral, a mezzogiorno è stato deciso di procedere ad un corteo con l'obiettivo di bloccare la Sopralevata, partendo dalla Foce. In testa lo striscione "Vogliamo diritti, non mance". Circa 200 lavoratori hanno occupato la rotonda alla Foce per poi dirigersi verso Ponente lungo la carreggiata lato monte. Il blocco è stato rimosso verso le 15.30
ORE 15.30 - Rimosso il blocco in Sopraelevata, si riprende a circolare in direzione Ponente.
ORE 15.00 - Convocato un nuovo incontro in Prefettura alle 19. FInito l'incontro con Toti
ORE 14.50 - "Stiamo aspettando l'esito della riunione dove Toti sta cercando di trovare soluzioni per far fronte a questa situazione: un segnale politico forte a fronte del silenzio del sindaco Doria che continua a sbatterci la porta in faccia", spiega Antonio Vella segretario regionale Fit Cisl
ORE 14.15 - Gravi le ripercussioni al traffico in tutta la città.
ORE 13.50 - Iniziato l'incontro in Regione con i sindacati. lavoratori continuano a bloccare la Sopraelevata
ORE 13.15 - I lavoratori hanno imboccato il tunnel di via delle Casacce/via D'Annunzio
ORE 13.10 - La Sopraelevata è ora bloccata in entrambi i sensi. Tra poco l'incontro in Regione tra Toti e i sindacati
ORE 12.45 - Il corteo è quasi giunto all'altezza di via delle Casacce. I lavoratori decideranno se percorrere lo svincolo e dirigersi in Regione o se proseguire.
ORE 12.25 - Liberata l'uscita della Sopraelevata per chi procede verso Levante. La "Aldo Moro" è invece chiusa in direzione Ponente. Il corteo potrebbe muoversi verso il casello di Genova Ovest.
ORE 12.20 - Rimosso il blocco in rotonda alla Foce, inizia il corteo in Sopraelevata.
"Non credo che i blocchi delle strade e delle autostrade aiutino i lavoratori Atp, il Paese e il sistema di trasporto pubblico, i manager e le amministrazioni locali che hanno condotto l'azienda al bordo del baratro dovrebbero prendere atto della loro incapacità e mettersi una mano sulla coscienza". Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti ha invitato in mattinata i lavoratori dell'azienda di trasporto pubblico provinciale Atp a interrompere lo sciopero selvaggio portato avanti da quattro giorni.
"La Regione Liguria negli ultimi anni ha fatto la sua parte investendo risorse aggiuntive per mettere in sicurezza l'azienda. C'è una responsabilità assoluta del management di Atp che ha ridotto in questa situazione l'azienda. Le ragioni dei lavoratori vanno ascoltate sapendo che è un momento di grandi sacrifici per tutti e che il trasporto pubblico locale costa moltissimi soldi allo Stato".
Andrea Gamba, Filt Cgil Liguria: "Il muro contro muro lo sta facendo Doria. I lavoratori non stanno percependo lo stipendio da quattro giorni. È una situazione gravissima- Anche dopo i 5 giorni di sciopero di Amt del 2013 a risolvere tutto fu la mediazione del governatore, allora Claudio Burlando. Possibile che la giunta Doria sia sempre così assente?".
Luca Lagomarsino, segretario Ugl Liguria: "Eravamo disposti a garantire i servizi per i disabili ma Atp ha rifiutato la proposta. I lavoratori hanno deciso spontaneamente di scioperare e sono veramente arrabbiati. Città metropolitana e azienda non hanno nemmeno il coraggio di disdire gli accordi. Non li rispettano e basta. Chiediamo scusa ma non è colpa volontà. Questi lavoratori stanno pagando troppo".
Ma cosa può sbloccare la situazione? "Il buon senso, il braccio di ferro non serve a nessuno. Noi oggi eravamo disposti a garantire parte del servizio, ma l'azienda ha rifiutato pretendendolo tutto", risponde Giuseppe Gulli di Uil Trasporti.
Nonostante i disagi provocati, i manifestanti incassano la solidarietà a Primocanale dei pendolari 'Atp Valle Scrivia Linea F via autostrada'. "Le ragioni degli autisti sono anche le nostre, che da tanti anni denunciamo scarsa sicurezza del parco mezzi e disservizi. Noi paghiamo salato per avere un servizio scarso e questo non per colpa degli autisti. Gli autisti scioperano anche per un servizio migliore da offrire e per il rispetto degli accordi. Abbiamo patito disagi, ma abbiamo capito che se qualcuno è disposto a perdere giorni di salario e rischiare dure sanzioni vuol dire che le ragioni devono essere serie. Speriamo in una soluzione soddisfacente per tutti".
In serata i lavoratori avevano protestato davanti al Carlo Felice, dove era in corso la prima stagionale con la 'Traviata', distribuendo volantini con la faccia di Marco Doria. Assemblea in mattinata alle 10.30 per capire come proseguire. Con loro c'era Andrea Gatto, sindacalista Faisa-Cisal: "Il sindaco e l'azienda hanno ribadito che verranno al tavolo solo se i lavoratori sospenderanno la protesta. Il loro atteggiamento è da irresponsabili. Dipende da loro risolvere il problema, senza di loro non possiamo fare accordi. La gente si sta sempre più esasperando. E siamo ancora al punto di partenza. I colleghi non vogliono uscire dalle rimesse".
E proprio con Doria, sindaco metropolitano, i lavoratori hanno provato ad avere un incontro in tarda mattinata dopo aver sfilato in corteo dalla Prefettura a Palazzo Tursi. Alla fine Doria non è uscito e i portoni sono rimasti sbarrati. Gli autisti si sono dovuti arrendere mentre dalle stanze comunali giungeva il messaggio: con voi ci parliamo solo se le corriere tornano a girare.
Doria nel frattempo ha assicurato il "massimo impegno per ricapitalizzare l'azienda", e che tutte le risorse dovranno essere usate a questo scopo. Ai lavoratori è stato chiesto di sospendere lo sciopero in cambio di 3 milioni di euro garantiti nelle casse di Atp. Ma sull'integrativo salariale, punto sul quale continua il muro contro muro, nessuna apertura.
E il sindaco a Primocanale risponde così: "Non si può sfasciare un'azienda che continua a garantire l'occupazione. Stipendi decurtati? Sono soldi della collettività. Non ci sono soldi per fare di più". I dipendenti percepiscono uno stipendio decuratato del 30% da tre anni, anche se l'accordo che lo prevedeva è scaduto a gennaio 2016.
"L'accordo sottoscritto con i sindacati diceva che se esistevano le condizioni economiche sarebbe stato restituito l'integrativo, ma non siamo in grado di dare dei soldi che non abbiamo. Non ci sono le condizioni economiche - sottolineano Doria e Oliveri, consigliere metropolitano - Invitiamo i lavoratori Atp a interrompere lo sciopero selvaggio, un comportamento lesivo dei diritti dei cittadini, un fatto molto grave".
La Città metropolitana insiste: 3 milioni ce li mettiamo e l’azienda avrà un futuro, più di così non si può. I lavoratori però vogliono subito tutto il loro stipendio, ridotto di un terzo da ben tre anni, anche se quell’accordo lacrime e sangue è scaduto mesi. "Inaudito scendere a patti con chi non li rispetta", attaccano i lavoratori. La protesta continua, e il conto comincia a diventare salato. Ogni giorno di sciopero selvaggio è una supermulta per ogni dipendente, fino a 500 euro.
I lavoratori, riuniti in assemblea dopo il vertice fallito in prefettura, hanno avanzato la proposta di garantire il servizio di tipo sociale per scuole e disabili, proposta declinata dall'azienda che, secondo fonti sindacali, avrebbe detto di volere garantito il servizio per intero. I lavoratori però non recedono dalle loro richieste di riavere l'integrativo anche attraverso la redistribuzione di eventuali utili ma hanno potuto dialogare con vertici di azienda e Città Metropolitana.
cronaca
Atp, Toti media: "Tutti intorno al tavolo". Vertice decisivo in Prefettura
Lavoratori e sindacati: "Doria irresponsabile"
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