
“C’è un segretario, d’accordo – racconta un consigliere di municipio forzista – ma la vita politica del partito è abbastanza moscia. Logico che ormai tutto si concentri nelle mani del governatore che ha i “cabasisi” come direbbe Camilleri, accede alle stanze alte del partito, si muove benissimo nei palazzi romani e sa stare in tv come pochi. Quando mai abbiamo avuto a Genova uno così?”.
Dunque in molti confidano che Toti, con tutte le conoscenze che ha, possa davvero individuare l’uomo o la donna giusta per sfidare il Pd ma soprattutto i concorrenti più agguerriti, cioè il, Cinquestelle. E per risollevare i consensi ormai modesti del partito che a Genova è stato superato dalla Lega Nord.
Ci sarebbero già stati contatti con alcuni personaggi della città, non solo in campo imprenditoriale, ma anche nel variegato mondo della cultura con la C maiuscola. Ma Toti, abile e scaltro si prenderà ancora parecchio tempo prima di fare un nome e soprattutto aspetterà le mosse del Pd.
IL COMMENTO
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Partito del no, del si e magari del ni. Uffa che barba di campagna elettorale