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Tranquillo via vai di turisti e residenti
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La signora colombiana, col rossetto di un rosa accesissimo, se ne sta seduta sul trenino Pippo, pronto alla partenza al porto Antico di Genova, insieme al marito armato di macchina fotografica: "Prima volta in città, partiamo oggi, bella" intendiamo parlando ognuna nella propria lingua. La mamma cinese "ma vivo a Genova", ha portato il suo bimbetto di una manciatina di anni a fare un giro sul medesimo trenino (che in realtà ha le ruote) per fargli passare un quarto d'ora in modo diverso, mentre il papà probabilmente  lavora nel negozio poco distante, a Sottoripa. Ci sono i soliti anziani sulle solite panchine del porto Antico di Genova, che di diverso in questo 26 dicembre ha solo la coda per l'Acquario, che non c'è. Ma ci sta: giorno dopo Natale ci si riposa, si smaltiscono il pranzo e la cena, si prendono le medicine se l'influenza è già arrivata, si sta sotto le coperte se si è in buona compagnia.

L'ufficio informazioni turistiche è rigorosamente aperto "anche se non ci sono tante persone che girano, ieri forse di più, nel pomeriggio. Aperti anche in via Garibaldi, e poi ci sono quello della stazione Marittima, aperto quando arrivano le navi, e quello dell'aeroporto Colombo, sempre attivo". Che cosa chiede la gente? Oltre al porto Antico, ovviamente, anche i rolli e perché no? I forti, "ce li ha chiesti proprio un turista poco fa" spiegano le simpatiche ragazze al desk, che distribuiscono volantini e audio guide.

E poi via in metropolitana (che farà, festivi a parte, le corse come se fosse sabato fino al 9 gennaio, il che vuol dire meno corse) fino in piazza de Ferrari e via XX Settembre, sonnacchiose, un po' grigie. Come i negozi, che paiono riposarsi dopo la corsa ai regali, e i manichini come fantasmi. Per poco. Fra una settimana partono i saldi, e ci risiamo, pensano tra sé e sè.