
Nell'omelia il vescovo della diocesi di Sulmona Valva, mons. Angelo Spina ha detto: "Fabrizia Di Lorenzo come un angelo con le ali aperte: lei che amava la vita con tanti ideali e molti valori, ha dovuto lasciare questa terra che non riesce a dare speranza a questi giovani per il lavoro. Di fronte al mistero della morte la nostra ragione si ferma - ha proseguito - Dona conforto ai tuoi genitori guarda i giovani e questa nostra terra. Prega per loro e fa loro capire quando è prezioso il dono della vita perché tutti diventino ambasciatori di pace".
Il lutto cittadino proclamato dal sindaco di Sulmona, Annamaria Casini, "in segno di rispetto e partecipazione al profondo dolore della famiglia e della comunità sulmonese". In chiesa non è consentito l'ingresso di telecamere e fotografi.
La salma di Fabrizia Di Lorenzo è tornata in Italia il 24 dicembre. Ad accogliere all'aeroporto militare di Ciampino il rientro della salma c'erano, tra gli altri, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il ministro della Difesa Roberta Pinotti, il presidente della Regione Abruzzo Luciano D'Alfonso e il sindaco di Sulmona Annamaria Casini.
IL COMMENTO
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