
Tutto è accaduto attorno alle 5:30. L'artificiere, sottoposto ad un intervento chirurgico, rischia di perdere un occhio e di avere una mano fortemente compromessa. L'ordigno, secondo quanto appreso, era dotato di un timer collegato al pacco-bomba con dei fili elettrici. Sul posto la Digos e gli agenti della scientifica.
Verso le 5 del mattino, una pattuglia della Digos che controllava obbiettivi sensibili ha chiamato la questura, sono arrivati una volante e gli artificieri, la zona è stata isolata, come da procedura in questi casi. L'artificiere ha cominciato ad esaminare l'ordigno quando è avvenuto lo scoppio.
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