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Nel 1948 fu tra i fondatori della Federazione italiani volontari della libertà con Paolo Emilio Taviani ed Enrico Mattei. Insieme ad altri giovani, dopo l'8 settembre iniziò il suo impegno nella Resistenza, con le prime azioni di sabotaggio. Parte del gruppo dei giovani studenti si ritirò in seguito sulle alture di Montenotte nelle formazioni partigiane, che erano costituite dai garibaldini della divisione 'Bevilacqua' e dagli autonomi della divisione 'Fumagalli'. Catturato dai nazifascisti, venne avviato ai lavori forzati per la costruzione di fortificazioni belliche. Fuggito, raggiunse le formazioni partigiane autonome che operarono
sulle alture savonesi.
Nel 1945 partecipa alla liberazione di Savona. Anche il sindaco Ilaria Caprioglio ha voluto ricordare Speranza: "Ho appreso con grande dolore la notizia della scomparsa di Lelio Speranza, una personalità importante per Savona e per tutto il territorio". La camera ardente verrà aperta domani alle 17:30 nell'oratorio di Nostra Signora del Castello, in piazza Sisto a Savona. I funerali si terranno sabato 7 alle 10 nel Duomo di Savona.
IL COMMENTO
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