cronaca

Il bando di selezione si impantana nella legge Madia
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È il solito festival dei rimpalli, ma stavolta le conseguenze si profilano pesanti per i cittadini genovesi. Sembrava una buona notizia:  nonostante la crisi Amt assume nuovi autisti, e non potrebbe fare altrimenti visto che quel servizio minimo ancora garantito dipende in larga parte dal ricorso agli straordinari. Di mezzo c'è un cavillo burocratico, una patata bollente che il Comune continua a sbolognare alla Regione. E con l'allungarsi dei tempi per il bando di selezione aumenta il rischio di creare una voragine nel personale del trasporto pubblico. 

"Come sempre il Comune tentenna nel prendere decisioni, e questo ci creerà grossi problemi", spiega a Primocanale Luca Lagomarsino, segretario ligure di Ugl Trasporti. L'ostacolo era emerso nei mesi scorsi: Amt vorrebbe assumere a tempo indeterminato, ma la legge Madia impedisce di farlo senza una gara a livello nazionale. Il Comune, allora, chiama in causa la Regione perché metta nero su bianco l'autorizzazione alla deroga. Chiara la replica di Toti e Berrino: la riforma non è in vigore perché bloccata dalla Corte Costituzionale, impossibile quindi esprimersi in materia. L'ultima parola spetterebbe a Tursi, che preferisce non decidere. 

Così il bando deve attendere. Si parla di 80-90 autisti in entrata, che potrebbero diventare cento con ulteriori integrazioni, di fatto bloccati nel limbo. Il rischio concreto? "Nei prossimi mesi arriveranno le risorse per il fondino e circa 120 autisti dovranno andare in pensione - spiega ancora Lagomarsino - Già ad oggi siamo sotto di circa cento unità. Putroppo, se non ci sbrighiamo con questa selezione, ne avremo ancora meno. Bisognerà estendere il ricorso allo straordinario con ulteriori costi per l'azienda e per la comunità". Assumere a tempo determinato? "Non ha senso. Prima che si formi appieno un autista passano ben più di due anni. Abbiamo bisogno di persone che entrino in azienda per restarci", dice Lagomarsino. 

Temi che saranno sul tavolo l'11 gennaio, durante le procedure di raffreddamento con l'azienda che preludono a un possibile sciopero, insieme a un altro tema negli incubi dei sindacati: la programmata esternalizzazione di 700 mila chilometri di linee. "A sentire il sindaco sarà tutto più efficiente - attacca Lagomarsino - ma abbiamo grossi dubbi: ci siamo già accorti che l'azienda non controlla se ci sono disservizi e non riusciamo a capire perché i privati abbiano costi molto più bassi. Più si fraziona più il lavoratore è ricattabile. E noi trasportiamo persone, non merci".


La Regione Liguria attraverso un comunicato rende nota la sua disponibilità a concedere al Comune di Genova una deroga al blocco delle assunzioni al fine di poter procedere all’assunzione a tempo indeterminato del personale Amt. La normativa nazionale non permette di concedere immediatamente tale deroga, in quanto la legge Madia sul lavoro pubblico impone l’adempimento di alcuni obblighi. Non appena saranno realizzate le procedure nazionali la Regione Liguria fornirà tempestivamente tale autorizzazione.

“Sulla spinta del parere chiesto da Regione – spiega l’assessore regionale ai Trasporti Gianni Berrino – mi auguro che anche il sindaco di Genova chieda una deroga al ministero competente. Ritengo, infatti, che bloccare assunzioni per 6 mesi nel comparto del trasporto pubblico ligure, in particolare in quello urbano genovese, sia dannoso per l’economia delle aziende che lo gestiscono, in quanto rischia di azzerare i benefici dell’efficientamento apportati al sistema dall’operazione Fondino. Spero pertanto – conclude - che il governo sblocchi questa vicenda in brevissimo tempo”.