
L'uomo, difeso dall'avvocato Stefano Bertone, resta in carcere "per l'efferatezza del delitto" e perché Veizay "potrebbe uccidere ancora", secondo il gip, anche se tutti i commercianti della zona lo descrivono come un personaggio mite e tranquillo. Secondo quanto appurato dagli agenti della squadra mobile di Genova, la vittima voleva 100 euro in più di stipendio e con l'inizio dell'anno aveva iniziato a pressare il suo datore di lavoro. Fino alla mattina del 5 gennaio, quando la discussione è degenerata e Veizay ha colpito Diallo prima con un coltello e poi con un cacciavite.
IL COMMENTO
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