
CADUTA ROSA - I numeri relativi ai giovani liguri si allineano alla media nazionale. Ma il punto dove la regione si discosta dal trend italiano è l'occupazione femminile. A fronte di un miglioramento globale, nei primi nove mesi del 2016 a livello locale si regista un crollo delle occupate pari a 35 mila unità, 14 mila nell'ultimo trimestre, mentre le disoccupate sono 7 mila in più. "Il settore più in difficoltà è quello dove c'è più concentrazione di lavoratrici", spiega Mauro De Silva dell'ufficio economico Cgil. Si tratta della categoria "altre attività dei servizi" che raggruppa un po' di tutto: pubblica amministrazione, istruzione, sanità, ma anche logistica e varie attività professionali.
AUMENTA LO SQUILIBRIO - Il risultato è che in Liguria lavorano sempre più uomini (per loro l'occupazione sale) e sempre meno donne, ed è così dall'inizio del 2016. "C'è una polarizzazione molto forte - commenta De Silva - la componente maschile continua ad aumentare il proprio peso da tre trimestri. Si accentua sempre di più il divario tra maschi e femmine". Lo scenario generale è sempre impaludato: "La Liguria è una regione piccola con sempre meno abitanti, di cui la maggior parte sono anziani. I contratti e le condizioni di lavoro sono sempre meno vantaggiosi".
BENE GLI OVER 50 - Chi sta meglio di tutti sono i senior, gli over 50 prossimi alla pensione. Il loro tasso di occupazione è addirittura aumentato: +6% nel segmento 50-64 anni, disoccupazione scesa del 3,4%. "Nel 2015 - spiega De Silva - sono entrati un po' di giovani ma soprattutto è tornato chi era troppo giovane per uscire e troppo vecchio per farsi sostituire da altri giovani. Non solo sono rimasti, ma hanno avuto più possibilità di trovare un'occupazione. Che scenario ci aspetta? Risponde De Silva: "È più difficile indovinare il meteo che sapere come andrà il 2017 del lavoro. Senza crescita non si può fare di più. E la Liguria non può permettersi di perdere ancora in quantità e qualità dell'occupazione".
IL COMMENTO
Il partigiano Bisagno e la lezione ai giovani
Caro Leone il tuo articolo è una fotografia del commercio di dieci anni fa