cronaca

Protesta a Sarzana, a Rapallo studenti non giustificati
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Anche gli alunni dell'istituto professionale Marco Polo di Ventimiglia sono tornati a casa - ma con l'autorizzazione della vice preside - a causa del freddo nelle classi, dove è stata certificata una temperatura intorno ai tredici gradi, contro i diciotto richiesti per poter seguire le lezioni. Una protesta che ha toccato diverse zone della Liguria, anche a Levante. 

Gli studenti sono usciti alla seconda ora, verso le 9. Ieri gli alunni del Liceo Artistico di Imperia non sono entrati nelle aule, per lo stesso motivo. Oggi, però, in classe faceva più caldo e gli studenti dell'artistico hanno seguito regolarmente le lezioni. Anche in altri istituti della zona si segnalano temperature piuttosto basse a scuola, ma in questi casi non ci sono state azioni di protesta.

RECCO E RAPALLO, LA PRESIDE: INGIUSTIFICATI

Non è andata così al Nicoloso-Da Vigo di Rapallo e Recco. La preside ha e,essp subito una circolare in cui ribadisce che l'"assenza è ingiustificata". Accade ai licei accorpati 'Nicoloso' di Recco e 'Da Vigo' di Rapallo. "Questa mattina, dopo la regolare fase di avvio del processo di riscaldamento, la temperatura delle aule alle ore 8.30 era ampiamente confacente alla vita scolastica", spiega nella circolare Nazaria Maria Persia, dirigente scolastica 'Nicoloso-Da Vigo', rivolgendosi a famiglie, studenti, docenti e personale dell'istituto".

"Nella sezione associata di Recco gli studenti si sono rifiutati di entrare senza attendere ulteriori comunicazioni. Nella sede di Rapallo si sono invitati gli studenti ad entrare e molti hanno effettivamente provveduto a recarsi in aula. E' evidente che per tutti gli altri, come per gli studenti di Recco, l'assenza risulti ingiustificata, dal momento che le condizioni termiche dell'istituto erano ottimali". Le assenze collettive derivano da una situazione di disagio per temperature delle aule scolastiche che si trascina dal rientro in classe dopo le festività.

"Al rientro dalle vacanze di Natale l'edificio scolastico non era adeguatamente riscaldato - continua la dirigente scolastica del "Nicoloso-Da Vigo" - Ciò era dovuto al fatto che la Città metropolitana di Genova per problemi finanziari di risparmio ha chiuso gli elementi radianti per tutto il periodo di sospensione dell'attività didattica". La riaccensione, partita dalla mezzanotte dell'8 gennaio, non è stata così subito sufficiente a scaldare gli edifici "causa la loro volumetria e la loro ampiezza".

"Nella sezione associata di Recco, per l'ondata eccezionale di freddo di questi giorni è andata completamente in blocco la caldaia", sottolinea ancora la professoressa Persia, spiegando che stamattina rappresentanti tecnici della Città Metropolitana e del Comune erano presenti all'interno della scuola e, come nei giorni precedenti, hanno posto in essere tempestivamente tutti gli interventi necessari al funzionamento dell'impianto e dei singoli elementi radianti".

SARZANA: PROTESTA IN PIAZZA

Proteste anche a Sarzana: gli studenti del Parentucelli-Arzelà lamentano riscaldamenti troppo bassi o non funzionanti all'interno dell&rsquoistituto scolastico di Sarzana. Circa 200 ragazzi hanno manifestato davanti al Comune, con tanto di cartelli e striscioni, e una piccola delegazione è stata ricevuta dal sindaco Alessio Cavarra.

Il primo cittadino ha assicurato che, dopo un contatto con la Provincia della Spezia in previsione dei giorni di gelo, i riscaldamenti resteranno accesi per 15 ore al giorno, dalle 4 alle 19, anziché dalle 7 alle 13. "È vostro diritto studiare in aule riscaldate. Oggi i tecnici andranno a fare verifiche aula per aula", ha risposto Cavarra.