
L'inchiesta della sezione di polizia giudiziaria, coordinata dal pm Paola Calleri, è nata lo scorso anno dopo la segnalazione del giudice tutelare a cui la parente di un disabile amministrato da Mina aveva fatto notare alcune anomalie sui conti. In particolare, dopo la vendita di tre appartamenti per un totale di 540 mila euro, nel deposito dell'amministrato dopo alcuni anni erano rimasti soltanto 50 mila euro. Una cifra non giustificata con le spese che il disabile aveva sostenuto in quegli anni. Dalla segnalazione sono partite le indagini ed è emerso che il legale aveva prelevato indebitamente da altri 24 conti correnti di minorenni che ricevevano pensioni di invalidità o di reversibilità.
In alcuni casi l'avvocato prelevava direttamente dai conti, avendo la disponibilità per compiere operazioni, in altri casi invece Mina si faceva versare direttamente sul proprio conto gli assegni di mantenimento o delle pensioni senza poi girarli ai legittimi proprietari. "Quello dell'amministrazione giudiziale - ha sottolineato il procuratore capo di Genova Francesco Cozzi - è un settore molto delicato e importante e soprattutto in continua espansione. E proprio per questo occorre una attenzione particolare, anche se la maggior parte degli amministratori sono professionisti onestissimi e sono rarissimi i casi di mala gestio. Ma il messaggio che si vuole fare passare è che la nostra attenzione è massima in questo settore e i controlli rigorosissimi".
IL COMMENTO
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