cronaca

Lagomarsino: "Evidente che lo vuole lui"
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Un nuovo sciopero del trasporto pubblico bolle nel pentolone dei sindacati genovesi. L'incontro di raffreddamento fissato nel pomeriggio è stato disertato dal sindaco Doria e dai vertici di Amt Genova. Impossibile continuare le trattative, e allora si apre l'agitazione: ancora da decidere la data, ma si parla di un giorno dopo il 14 febbraio. 

"Appare evidente che il sindaco vuole lo sciopero e rifiuta il confronto", attacca Luca Lagomarsino, segretario di Ugl Trasporti. Molti i nodi da sciogliere. Il primo riguarda le nuove assunzioni che Amt ha ufficializzato da poche settimane con l'apertura di una procedura di selezione per un apprendistato di due anni. I sindacati, invece, spingono per ottenere contratti a tempo indeterminato. Lo scoglio è la legge Madia, che fissa particolari parametri per le amministrazioni pubbliche, ma è stata bloccata nel limbo della Corte costituzionale. Il Comune rinvia la patata bollente alla Regione e tutto rimane congelato. 

Timori che riguardano anche la sicurezza sui bus: continuano le aggressioni agli autisti e la scorsa settimana a Brignole è andata in scena una maxi rissa tra ubriachi al capolinea, mentre alcuni giorni prima un bus veniva centrato dal pallino di un'arma ad aria compressa sulle alture di Prà. "Mancano ancora tutele sulla futura gara - continuano Lagomarsino - e non ci convince il piano di esternalizzazioni". Nelle mire dell'amministrazione c'è infatti la privatizzazione di 1,1 milioni di chilometri, dopo i 700 mila già affidati a soggetti esterni.