Hanno detto di avere comprato a Napoli i documenti falsi, documenti per rifugiati validi per l'espatrio e permessi di soggiorno fabbricati forse da una vera e propria organizzazione che gestisce il traffico di clandestini tramite la fabbricazione di finte carte.
Si muove su questo filone l'inchiesta della procura genovese (pm Giuseppe Longo), dopo l'arresto di otto uomini originari del Centro Africa, fermati al terminal traghetti mentre cercavano di imbarcarsi su una nave diretta a Barcellona.
Gli otto (che hanno dichiarato di essere originari del Ghana, Guinea Bissau, Senegal e Costa D'Avorio) hanno anche detto di essere profughi sbarcati a Lampedusa nei mesi scorsi. Dalla Sicilia sarebbero arrivati a Napoli, senza specificare come e dove avrebbero acquistato i falsi documenti e poi sarebbero arrivati a Genova per dirigersi in Spagna.
Nei prossimi giorni gli otto verranno interrogati dal gip e il pm potrebbe trasmettere gli atti alla procura partenopea per indagare sull'organizzazione che produce falsi documenti.
cronaca
In porto a Genova con documenti falsi: comprati a Napoli dopo lo sbarco
Secondo gli inquirenti c'è una vera organizzazione alle spalle
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