
Dall'analisi dei settori economici si registrano saldi negativi in tutti i comparti a eccezione del settore di noleggio, agenzie di viaggio e servizi di supporto alle imprese. Male commercio (-1.055 unità), costruzioni (-459), servizi turistici (-436) e attività manifatturiere (-307).
A livello provinciale Genova e Savona 'perdono' 599 e 231 imprese, Imperia e La Spezia ne 'guadagnano' 51 e 53. A Genova segnali negativi in tutti i settori: commercio (-640 imprese), costruzioni (-247) e servizi turistici (-242).
In provincia di Imperia il settore commerciale registra il saldo negativo più alto (-115 imprese), seguito da turismo (-56) e costruzioni (-30). Anche nell'estremo levante ligure soffre il comparto commerciale (-138 imprese), quello edile (-56) e le attività manifatturiere (-50). Infine la provincia di Savona perde 162 attività commerciali, 126 nelle costruzioni e 92 nei servizi di alloggio e ristorazione.
L'artigianato soffre ancora: il tasso di crescita si attesta a -0,9%, un saldo negativo pari a 423 unità, nonostante la contrazione delle iscrizioni (-4,8% rispetto al 2015) risulti minore rispetto a quella delle cancellazioni (-6,1%). Nel 2016 le aperture di procedure fallimentari in Liguria risultano essere 246, il 14,3% in meno rispetto al 2015: più di una su quattro ha riguardato imprese commerciali (-9,1%) e delle costruzioni (+1,6%).
A livello provinciale Genova registra una diminuzione del 7% con 146 procedure fallimentari aperte, di cui 44 nel commercio. La Spezia ne conta 32 (-42,9%), Imperia 17 (-10,5%) e Savona 51 (-7,3%).
IL COMMENTO
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