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Scarsa tensione con le formazioni che stanno dietro in classifica
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Questione di...tensione. La Sampdoria è squadra con una spina dorsale di gente esperta (Viviano o Puggioni, Silvestre, Barreto, Quagliarella) ma per il resto è decisamente under 25 se non under 23. E la beata gioventù porta con se gli sbalzi d'umore tipici di chi deve crescere ed imparare a gestire la situazione.

Ecco, allora che, alla vigilia di un ciclo di 5 partite che porteranno i blucerchiati a sfidare avversarie che attualmente sono dietro di loro in classifica una riflessione anche statistica si impone. Dei 30 punti fin qui conquistati la Sampdoria ne ha ottenuti 16 contro squadre che ora sono davanti a lei in classifica e 14 contro quelle che sono dietro.

Non solo: la squadra di Giampaolo ha vinto solo contro Sassuolo e Genoa nel derby, rimontando nel primo caso in pochi minuti da 0-2 contro una squadra che quest'anno ha fatto l'Europa League e battendo i rossoblù in una partita che ha sempre un significato speciale a Genova. Poi sono arrivati i ko a Verona contro il Chievo, a Bologna, a Cagliari, i pareggi contro Udinese, Palermo ed Empoli in casa (in verità i toscani sono stati battuti alla prima in trasferta, unico successo esterno prima di quello domenica scorsa a San Siro), gli 1-1 di Crotone e Pescara.

L'analisi è presto fatta: la Sampdoria deve avere un avversario da mordere, da azzannare per esaltarsi. Insomma, questione di tensione, di stimoli e forse anche tattica perchè il gioco blucerchiato, poco incline a cercare soluzioni sulle fasce non aiuta contro squadre che si chiudono . Cinque partite per un esame di maturità, insomma, mentre i gioielli Sampdoria tornano a far gola.

Come Luis Muriel, che dopo i gol contro Roma e Milan, sarebbe finito nel mirino dell'Inter. Un antipasto, poco piacevole per i tifosi indubbiamente, del tam tam che probabilmente coinvolgerà molti giocatori blucerchiati nei prossimi mesi.