
Nel gennaio dello scorso anno, il pubblico ministero Luca Monteverde, aveva disposto un primo sequestro dell'area, ritenendo che le attività di dragaggio avessero cagionato un deterioramento e una compromissione significativa delle acque del golfo.
L'attività di dragaggio prevedeva l'utilizzo di panne ancorate al fondo ma, in realtà, secondo quanto constatato dalla magistratura, l'ancoraggio non sarebbe mai stato posto in opera, determinando un'importante fuoriuscita di fanghi.
Nel 2015 si era registrato, inoltre, in concomitanza con i lavori eseguiti al Molo Garibaldi, una sospetta moria di mitili. Il Tribunale del riesame aveva annullato il sequestro preventivo del Molo Fornelli alla fine di gennaio 2016: decisione, quest'ultima, annullata di recente dalla Corte di Cassazione. Da qui la decisione del sostituto procuratore Luca Monteverde di disporre nuovamente il sequestro.
"Un provvedimento atteso che conferma le tesi della Procura". Così Legambiente commenta il nuovo sequestro dell'area di dragaggio nel porto spezzino. Fu proprio Legambiente nella primavera del 2015 a fare un esposto alla Procura con l'ipotesi di disastro ambientale.
"Siamo confortati dall'azione della Procura, che ora potrà completare le indagini relative alla fuoriuscita di fango durante il dragaggio". Legambiente ha annunciato un approfondimento sul tema con i propri consulenti. L'azienda che stava effettuando i dragaggi, dopo il primo sequestro, aveva comunque deciso di sospendere i lavori.
"Prendiamo atto di questo nuovo sequestro, ma nel frattempo abbiamo avviato le pratiche per l'interruzione dei rapporti contrattuali con l'azienda impegnata in quei dragaggi". Così la presidente dell'Autorità di sistema portuale del Mar ligure orientale, Carla Roncallo, interviene sul sequestro bis dei fondali compiuto questa mattina nel porto mercantile spezzin
IL COMMENTO
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