
Tra gli obiettivi principali dell'accordo ci sono l'ottimizzazione della qualità delle prestazioni e di cura, il miglioramento della formazione delle figure sanitarie, la tutela e valorizzazione delle funzioni didattiche e di ricerca e la definizione di reti formative integrate.
"Diamo una risposta attesa da 12 anni - ha detto il consigliere Matteo Rosso (FdI-An) - mettendo al centro lo studente, l'Università e, come obbiettivo ultimo, il miglioramento dell'attenzione verso i nostri pazienti". "Non possiamo non sottolineare alcune criticità che, seppure in parte, contraddistinguono il protocollo, - replica Valter Ferrando (Pd) -. Si è sedimentato lo sbilanciamento fra le unità operative universitarie e le unità operative ospedaliere, a favore delle prime. Lo strumento utilizzato per determinare lo squilibrio è stato quello di rimpiazzare, anche a scavalco, dirigenti ospedalieri giunti alla quiescenza con dirigenti universitari".
IL COMMENTO
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